Como, falsi addetti del gas
Ma stavolta l’anziana
li caccia con il bastone

Nuovo caso ieri in via Risorgimento. La vittima è una signora di 89 anni che vive da sola. «Si sono dichiarati letturisti e hanno finto un furto»

Avevano tuta da lavoro e un cartellino (falso) di Acsm. Facile scambiarli per letturisti, come si erano accreditati, e permettere loro di entrare in casa come ha fatto la signora Bordessa Mistica, 89 anni, residente al civico 11 di viale Risorgimento. «Il contatore è interno all’abitazione - racconta la figlia - poi la mamma quando ha avvertito che la cosa andava per le lunghe è andata a dare una controllata e ha trovato i due con in mano alcune fotografie dei nostri cari». I falsi tecnici del gas si sono giustificati dicendo che erano entrati dei ladri (le foto erano custodite in cornici di argento), ma la donna ha avuto la prontezza di spirito per capire che si trattava di una truffa e con il bastone ha messo in fuga i malviventi e chiamato la polizia.«Quel che importa - continua la figlia - è mettere in guardia soprattutto le persone anziane, basta un momento di distrazione per essere tratti in inganno».

Si tratta di un copione ormai classico in città, come nei centri più piccoli della provincia. Le truffe sono circa 160 l’anno ma ci sono anche tanti cittadini che non le denunciano neppure. Il dato è quindi largamente sottostimato rispetto alla realtà.

L’informazione su come fare per difendersi è importantissima. Lo stesso gruppo Acsm- Agam, periodicamente, dà seguito a campagne informative per allertare i cittadini. Solo lo scorso anno, ad esempio, l’azienda aveva provveduto a inviare a 45mila circa famiglie un pieghevole che spieghi in modo semplice ma completo come capire quando ci si trova in casi pericolosi e a rischio di essere truffati.

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