Como: giardini di via Anzani
tra sporcizia e degrado
Le mamme scappano

Giochi rotti e bagni chiusi nel parco di Borghi. Ora il divieto di vetro e alcol. L’assessore: «Più controlli, sistemeremo i servizi»

Uno spazio verde che, da tempo, i residenti di Como Borghi vorrebbero vedere restituito alla sua originale funzione: socializzazione, svago e divertimento. A partire dai fruitori naturali, vale a dire le famiglie e i bambini.

I giardini di via Anzani, negli ultimi mesi, sono spesso stati al centro delle cronache e delle lamentele di chi abita nella zona. I principali problemi? I giochi rovinati, ricoperti di scritte di diversi colori e grandezze, il “cielo stellato” strappato in diversi punti, lo spazio diventato ritrovo di persone ubriache spesso litiganti fra di loro e, con i bagni murati ormai da tempo immemore, diverse zone, fra cui piante e panchine, scambiate per orinatoi.

Nei giorni scorsi, l’ordinanza firmata dal sindaco Mario Landriscina, in vigore fino al 30 settembre, promette multe molto care, fino a cinquecento euro, per chi introduce alcol e bottiglie di vetro in otto giardini pubblici cittadini. Inoltre, la polizia locale compie due – tre controlli al giorno in ogni spazio verde per ogni turno di servizio: le situazioni più critiche fino a questo momento sono state rilevate principalmente proprio nei parchetti di via Anzani e di via Leoni. «Abbiamo incontrato e parlato più volte con i residenti – spiega l’assessore ai Parchi e giardini Marco Galli – purtroppo, la tempistica burocratica, non consente di risolvere le questioni nell’immediatezza. Innanzitutto, abbiamo cominciato a intervenire sui controlli, intensificandoli. Poi, abbiamo messo a disposizione una somma per mettere a posto i giochi e i bagni. Da parte nostra, e le azioni lo confermano, c’è attenzione al parco».

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