Como, il sindaco dei 5 Stelle
Quattro candidati già pronti alla sfida
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Si è svolta ad Albate la prima assemblea - L’11 febbraio il voto decisivo degli iscritti al movimento - Dalle periferie ai servizi: «Cambieremo la città»

Nella corsa a Palazzo Cernezzi si alza il sipario anche sulla squadra del Movimento 5 Stelle. Sono per ora quattro i cittadini in corsa per la posizione di candidato sindaco, anche se le iscrizioni alla candidatura rimangono aperte fino all’11 febbraio, data delle “comunarie” comasche. Giovedì sera, al centro civico di Albate, si è svolta la prima assemblea per presentare gli aspiranti candidati alla base del movimento e toccherà a quest’ultima scegliere i candidati. Per ora si sono fatti avanti Fabio Aleotti, Mario Longhini, Antonio Sansano e Elio Sansone.

Fabio Aleotti, quarantacinquenne nato a Como è un funzionario alla Confcommercio: «Mi interfaccio da sempre con le amministrazioni dal punto di vista tecnico – dice Aleotti – ho seguito tutte le stesure dei vari PGTU e quindi sono molto inserito nella realtà comasca in prima persona. Quello del traffico sarà uno dei maggiori problemi da risolvere”.

Aleotti si definisce da sempre simpatizzante del Movimento e prima ancora degli spettacoli di Beppe Grillo: “Abbiamo un programma fatto di 15 punti molto articolato e chiaro, ritengo che una priorità sia quella del bilancio partecipativo in modo che tutti possano esprimersi”.

Altro candidato è Marino Longhini, 57 anni, ex promotore finanziario e ora consulente: «Una delle cose che mi preme di più sarà quello di lavorare sullo stato delle strade partendo dalle periferie». Un discorso, quello sulle periferie che diventa più ampio: «Sono state lasciate in completo stato di abbandono, l’amministrazione si è occupata sempre e solo del centro storico, bisogna cambiare».

I servizi ai cittadini

Antonio Sansano invece è perito estimativo per una banca ed ex agente immobiliare: «I punti del movimento sono chiari, ma bisogna partire dal presupposto che la città va rivista completamente soprattutto dal punto di vista dei servizi alla cittadinanza». E poi la questione traffico: «Scoraggiare l’uso della macchina e organizzare la città in modo che si possa vivere tramite il servizio di trasporto pubblico, finora questo non è stato fatto».

Per finire c’è la candidatura di Elio Sansone, 57 anni,che ha una ricevitoria a conduzione famigliare: «Abbiamo lavorato quasi un anno per stilare il programma, non credo esistano priorità particolari, un po’ tutto è da rivedere a Como per rendere la città migliore». Sansone parla poi dell’importanza del rapporto con la cittadinanza: «Credo spetti a loro trovare le criticità più urgenti, partendo dal presupposto che il programma evidenzia tutto ciò che c’è da migliorare, l’importante quindi, sarà coinvolgere i cittadini».

Non si candiderà, Luca Ceruti, né come sindaco né come consigliere. L’unico eletto dei 5 stelle al consiglio comunale della scorsa tornata elettorale ha deciso di fare un passo indietro: «È stata una grande esperienza dal punto di vista personale, che mi ha permesso di crescere molto e di lavorare per la città. Credo però che ora il mio compito sia di mettermi al servizio del Movimento in un altro modo, aiutando chi mi succederà». Sulla possibilità di vederlo impegnato in elezioni nazionali o regionali risponde così: «È una cosa a cui non ho pensato anche se chiaramente il mio nome è meglio “spendibile” di altri visto la mia militanza negli ultimi 5 anni. Mi farebbe piacere se arrivasse questo tipo di indicazione, ma attualmente non saprei se accettare. Il movimento si può aiutare in vari modi, questa è sicuramente un’ipotesi ma che sinceramente non ho ancora preso in considerazione, c’è molto lavoro da fare».

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