Como, lampioni guasti
Ogni giorno sette segnalazioni

Dalle lampadine ai casi più gravi. L’assessore: «Gli impianti ormai sono vecchi, inutile nascondere i problemi. Rifaremo l’area a lago e piazza Roma»

Telefonate di cittadini direttamente a Enel Sole oppure segnalazioni aperte dal Comune di Como. I guasti agli impianti di illuminazione sono una media di 7 al giorno, una cinquantina ogni settimana.

Si va dalla semplice lampadina che si è fulminata a situazioni più gravi, che richiedono interventi più lunghi e, in qualche caso, di difficile soluzione a meno di un rifacimento complessivo dell’impianto. Tra questi ultimi ci sono alcuni lampioni in via Grandi e nella zona della questura: sono spenti ormai da diverse settimane e la loro riattivazione si è rivelata praticamente impossibile. Per la sistemazione sarebbero infatti necessari scavi e interventi importanti sull’impianto (di proprietà di Enel Sole e in fase di riscatto). Tra le altre zone dove sono stati segnalati guasti negli ultimi giorni ci sono piazza Mazzini, piazza Volta, ma anche via Borgovico nuova all’altezza della chiesa di San Salvatore (viene ripristinata spesso, ma con altrettanta frequenza salta il contatore) e dell’attraversamento pedonale.

Lampioni spenti anche nelle gallerie di via Per San Fermo, dove ci sono anche molti lampioni invisibili a causa della vegetazione che oscura le lampade.

Dal momento in cui arriva la segnalazione ci vogliono di solito tre giorni per vedere risolto il problema, ma i tempi possono allungarsi per situazioni particolari. «Se consideriamo che Enel Sole ha circa settemila punti luce - spiega l’assessore alle Reti Vincenzo Bella - e tenendo conto della vetustà dell’impianto la situazione è sotto controllo. Rispetto a quando mi sono insediato abbiamo un tecnico esperto e dedicato all’illuminazione in Comune e quindi c’è un monitoraggio molto più puntuale. Una media di 50 segnalazioni a settimana non mi sembra eccessiva, tenendo conto della quantità di lampioni e dei problemi che danno impianti così vecchi».

Bella fa presente anche nei prossimi mesi partiranno due interventi di sistemazione radicale di altrettanti impianti. «Il primo è quello sul lungolago Mafalda di Savoia, mentre il secondo, con tempi più lunghi, sarà quello di piazza Roma sul quale dovremo bandire l’appalto».

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