Como, pannello antimulte in via Milano alta. Con tre anni di ritardo

Entro dieci giorni l’accensione dello schermo. Nel 2015 oltre 14mila multe, quest’anno poco più di 5mila

Como

Via Milano alta, a tre anni e mezzo dall’entrata in funzione della telecamera che sanziona chi passa senza autorizzazione tra le 7 e le 9 del mattino, si accenderà nell’arco di una manciata di giorni il pannello anti multe.

Nel 2014 tra le 7 e le 9 del mattino sono state date 9.484 multe, mentre nel 2015 sono salite addirittura a 14.403. Nei primi nove mesi di quest’anno - il dato si riferisce alle sanzioni comminate tra gennaio e il 13 settembre - sono state date 5.212. Un calo netto, sul quale però ha inciso anche il guasto all’impianto che ha subito un guasto e per un periodo piuttosto lungo è rimasto spento.

In ogni caso si è registrata anche una riduzione delle sanzioni. «La gente - spiega il comandante Donatello Ghezzo che non era a Como al momento dell’entrata in funzione degli occhi elettronici - sta imparando che in quelle due ore del mattino il transito è vietato e che le infrazioni vengono registrate dalla telecamera».

E già dopo la prima ondata di multe, nel 2013, si parlò della necessità di rendere maggiormente visibile agli automobilisti il divieto. La stessa giunta, con l’assessore alla Mobilità Daniela Gerosa, aveva parlato dell’installazione di un pannello elettronico per segnalare il funzionamento o meno delle telecamere.

Nei mesi scorsi il pannello era effettivamente stato collocato, ma finora è rimasto spento. Il comandante Ghezzo ha firmato un’ordinanza per lo spostamento di un posto blu proprio all’imbocco di via Milano perché eventuali furgoni in sosta avrebbero oscurato le indicazioni luminose. Como Servizi Urbani dovrebbe intervenire tra venerdì e lunedì con la posa della nuova segnaletica (non cambia nulla in termini quantitativi per gli stalli).

«Entro una decina di giorni - conclude Ghezzo - il pannello elettronico sarà acceso e indicherà il funzionamento o meno della telecamera. In questo modo crediamo di aver fornito ai cittadini tutte le indicazioni per evitare di incorrere nelle multe. Il nostro obiettivo, infatti, non è quello di dare multe, ma di evitare che la gente passi nelle ore di divieto».

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