Como, rimpasto di giunta a sorpresa. Entra Chiara Bodero Maccabeo

Palazzo Cernezzi L’ex capo staff ha lasciato l’incarico per far parte dell’esecutivo. Si occuperà di Verde, Eventi e Marketing Territoriale

A poco più di un anno dall’elezione a sindaco e a dieci mesi dalla revoca dell’assessore Matteo Lombardi (a ridosso di Natale), Alessandro Rapinese ha varato ieri un rimpasto di giunta con un nuovo ingresso e una diversa distribuzione delle deleghe.

Come assessore entra a far parte dell’esecutivo Chiara Bodero Maccabeo, che negli ultimi cinque mesi era stata assunta a tempo determinato in Comune come funzionario amministrativo alle dirette dipendenze del sindaco. Bodero Maccabeo, avvocato comasco, si è ovviamente licenziata prima di essere nominata, nella giornata di ieri, assessore.

Chi perde incarichi

Il sindaco le ha affidato le deleghe a Verde, parchi e giardini (che era stata assunta da Rapinese dopo l’uscita di Lombardi), Rapporti con il consiglio comunale, Comunicazione e Urp (tolte a Nicoletta Anselmi), Eventi e marketing territoriale (tolti a Enrico Colombo) e Rapporti con le Università (tolta a Francesca Quagliarini). «Sono onorata per la fiducia che il sindaco ha riposto in me - ha commentato ieri il neo assessore - In questi sei mesi ho visto all’opera questa giunta e sono consapevolmente entusiasta di farne parte. Il nostro obiettivo è dare il massimo per la nostra Como. Io lo farò tenendo come punto di riferimento quei valori e principi di cui mio padre (l’ex procuratore Giacomo Bodero Maccabeo recentemente scomparso, ndr) è stato esempio».

«Chiara cambia funzione - ha dichiarato il primo cittadino -. In questi mesi ho potuto apprezzare le sue qualità e non ho avuto nessun dubbio nel chiederle di fare questo passo. Per il resto siamo una giunta unita come un sol uomo, lavoriamo tutti insieme. Per il resto non cambia nulla, se non che siamo in dieci a remare nella stessa direzione invece di nove». La scelta di intervenire sulla giunta, secondo Rapinese, è stata motivata dalla «necessità di rivedere i carichi di lavoro, anche in funzione dell’intensità delle sfide del prossimo periodo». E non esclude di «liberarmi di altre deleghe in futuro».

Di certo dal rimpasto di giunta a uscirne ridimensionato è Enrico Colombo, che mantiene solo Cultura e Turismo e perde invece l’Urbanistica, la Mobilità e i Trasporti (che vanno al sindaco) oltre a Eventi e Marketing territoriale. Nicoletta Anselmi perde Comunicazione e Urp oltre ai Rapporti con il consiglio e mantiene invece gli incarichi a Pesonale e Tempi della città. Francesca Quagliarini perde i Rapporti con l’Università e mantiene Politiche giovanili, Pari opportunità, Diritti civili, Quartieri e Partecipazione.

Chi si rafforza e chi è stabile

Escono invece rafforzati dal rimpasto Michele Cappelletti che guadagna l’Ambiente (dal sindaco) e tiene Partite Iva, Commercio, Suap, Decoro Urbano e Protezione Civile. Monica Doria aggiunge a Bilancio, Partecipate, Economato, Tributi anche Finanziamenti pubblici e comunitari e Sponsorizzazioni (queste ultime due le eredita dal sindaco).

Nessuna variazione per il vicesindaco Nicoletta Roperto (Politiche educative, sociali, abitative, Volontariato e Asili nido), Alberto Fontana (Affari legali, Bandi e contratti, Legalità, Trasparenza, Lotta alle mafie, Servizi demografici ed elettorali, Servizi amministrativi cimiteriali), Maurizio Ciabattoni (Edilizia privata, Lavori pubblici, Politiche energetiche, Reti, Acque e Strade). Il sindaco mantiene Patrimonio, Sport, Sicurezza, Polizia Locale, Affari generali e istituzionali, Relazioni internazionali, Innovazione tecnologica, Urbanistica, Mobilità e trasporti.

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