Como: ufficio turistico di piazza Cavour
«Chiuderlo? Un danno per il turismo»

La Provincia sta valutando di dismettere il servizio per la carenza di fondi

L’ex dirigente Pisilli: «Che peccato sbaraccare tutto, ogni giorno passano tra 280 e 350 persone»

Como

«Ha presente Pulp Fiction? C’è un personaggio, Mr Wolf, capace di trovare le soluzioni adatte alle richieste più disparate. Ecco, così fa da decine di anni l’ufficio informazione e accoglienza turistica di piazza Cavour con chi arriva: risolve i loro problemi».

Per spiegarne l’utilità prende a prestito una citazione cinematografica Giuseppe Pisilli, ex dirigente del settore turismo della Provincia, ora in pensione, dal 1978 al 2005 al suo posto allo Iat di Como. Ma purtroppo, causa mancanza di risorse dell’amministrazione provinciale (l’ente gestore del servizio), lo storico ufficio cittadino rischia di chiudere, e proprio in un momento in cui gli afflussi turistici continuano a crescere: secondo i dati diffusi ieri dalla Regione, le presenze sul territorio sono aumentate del 6.8% nel 2014 e del 7.3% nel 2015, al terzo posto in Lombardia subito dopo Milano e Brescia.

Al momento non è stata ancora presa una decisione: sarebbe certo un peccato cessare l’attività di un posto che da decenni è un punto di riferimento per chi arriva in città. Anche perché, sostiene Pisilli, l’attività non si sovrappone a quella dell’infopoint comunale del Broletto, semmai è complementare: «L’ufficio di piazza Cavour non è per niente un doppione e fornisce indicazioni su tutto il territorio, si occupa quindi di tutto il lago, mentre al Broletto si è in particolare concentrati sulla città. Sono due storie diverse».

Inoltre, c’è sempre un grande afflusso di persone: «Non bestemmio - continua Pisilli – se dico che da lì passano attualmente fra le 280 e le 350 persone in media al giorno. Si parla considerando i numeri dell’alta stagione. Si ricevono anche una miriade di telefonate».

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