Como, una raffica di B&B
«Attenti, si rischia l’effetto Venezia»

Con un aumento del 500% degli affitti Airbnb preoccupa la gestione degli alloggi in città e sul lago.Un quarto dei visitatori va in strutture extralberghiere

Città turistica significa regole e buona gestione. Un messaggio che parte da chi studia la città - il Master Polis Maker del Politecnico - e arriva agli amministratori comaschi. Nel convegno “Le nuove forme di ricettività turistica: opportunità e implicazioni per la sostenibilità e la qualità del vivere” - che si è svolto ieri in Pinacoteca, organizzato da Polis Maker in collaborazione con il Comune di Como -, sono stati molti gli spunti che, partendo dai dati sul fenomeno Airbnb in città, hanno dato il via a considerazioni a 360 gradi sul ruolo del turismo a Como, grazie alle presentazioni degli studenti del Master.

Turismo che è cresciuto, per numero di presenze in città, del 4% negli ultimi quattro anni e che vede, su tutti, il boom delle strutture extralberghiere che, nel 2017, hanno accolto un quarto dei turisti in arrivo a Como, destinando gli alberghi a un -20% rispetto al 2009. E se la nostra città non è ancora ai livelli di Firenze, con il centro storico inghiottito dalle case per turisti, i dati raccontano un trend in crescita che serve gestire, con l’impegno pubblico e privato, offrendo a chi arriva a Como servizi e una pianificazione territoriale all’altezza: «Siamo in un momento importante per il lago di Como – ha affermato, introducendo il convegno, l’assessore al Turismo Simona Rossotti –, con una forte attenzione verso l’attrattività e un brand in crescita. Da qui nascono domande che necessitano risposte. La parola turismo sintetizza tutta una serie di risultati relativi ai servizi e al piano degli investimenti, con attività che devono essere in grado di raggiungere obiettivi anche di lungo termine».

Una delle priorità diventa quindi quella di gestire il fenomeno degli affitti brevi, partendo ad Airbnb, con la valutazione degli impatti sulla città e su chi la abita: «Gli affitti hanno importanti implicazioni sulla sostenibilità e la qualità del vivere – ha spiegato Maura Cetti Serbelloni, coordinatrice del Master Polis Maker –, sia positivi che negativi. La diversificazione dell’offerta ha fornito una nuova modalità per accedere a un prodotto che già esisteva, dando vita a un dibattito che affronta temi come quelli dell’overtourism – che significa troppi turisti sul territorio, con esempi emblematici come quelli di Venezia e delle Cinque Terre – e della sostenibilità in ambito turistico che viene affrontata su più livelli».

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