Comocalor, altri guai ad Albate
L’azienda: «Le caldaie ci sono»

l consigliere Pd accusa:«Condominio lasciato senza acqua calda e riscaldamento»

Fa ancora discutere l’impianto del teleriscaldamento di Comocalor. A denunciarlo il consigliere del Pd Gabriele Guarisco: «Un condominio di Albate non ha avuto possibilità di utilizzare riscaldamento o acqua calda, proprio quando le temperature sono tornate a scendere e nei giorni in cui i ragazzi sono a casa da scuola e la Regione invita gli over 65 a rimanere al chiuso per evitare il propagarsi del Coronavirus». E ancora: «Comocalor deve risolvere la cosa una volta per tutte. Al momento una delle caldaie di supporto ad Albate è posta all’interno di un’area comunale ancora circondata da recinzioni da cantiere. Ci auguriamo che i lavori siano chiusi il prima possibile per la sicurezza di tutti». Dalla società l’amministratore delegato Fabio Fidanza fa sapere che «l’azienda sta lavorando per ridurre al massimo i disagi all’utenza stante la situazione della rete di teleriscaldamento che necessita di manutenzioni straordinarie che, come noto, non possono essere attuate prima della conclusione della stagione termica: un importante piano di investimenti per milioni di euro è in corso di definizione».

Poi precisa che l’installazione dei generatori ad Albate è stata ultimata e sono in corso i collaudi: «Si tratta di impianti provvisori che rimarranno in servizio il tempo necessario per effettuare le riparazioni e poi verranno smantellati lasciando i luoghi così come erano prima dell’installazione. Pertanto le recinzioni di cantiere non sono un segnale di attività in corso che devono ancora essere terminate, ma hanno lo scopo di garantire la sicurezza della popolazione impedendo l’accesso alle apparecchiature per tutto il tempo in cui saranno in funzione».

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