Divieti e controlli, ma ancora tuffi proibiti

Presa diretta Al Tempio Voltiano la Protezione civile richiama all’ordine, ma molti restano comunque in acqua - I cartelli a Villa Olmo e in viale Geno ci sono: nonostante le tragedie in troppi trasgrediscono e nuotano nel lago

Sono in quattro, armati di fischietto, costantemente impegnati a richiamare i bagnanti fuori dall’acqua. Ma, nonostante la buona volontà degli addetti della Protezione civile e i cartelli di divieto disseminati un po’ ovunque, le persone continuano a scambiare il retro del Tempio Voltiano per una spiaggia. Ieri pomeriggio, complice il caldo tropicale, si contavano almeno una trentina di persone a mollo nel lago, incuranti dei divieti, dei richiami e dell’odore maleodorante sprigionato dalla foce del Cosia.

I bagnanti sono decine, soprattutto stranieri

I bagni e i tuffi sono vietati, e gli avvisi sono ben visibili, tradotti peraltro in diverse lingue. Ma le persone, quasi la totalità turisti, non rinuncia a stendere il proprio telo e accomodarsi a prendere il sole: mancano solo gli ombrelloni, altrimenti potrebbe sembrare a tutti gli effetti un lido.

Il punto preferito dai bagnanti è proprio la porzione di sabbia retrostante il monumento dedicato allo scienziato Alessandro Volta, diventata ancora più abbondante a causa della siccità delle ultime settimane. Sono decine: in particolare, si tratta di visitatori, quasi tutti stranieri. L’età è mista: si trovano sia i giovani sia le famiglie con i bambini. In parecchi, invece, preferiscono accomodarsi proprio nella lingua di terra formatasi a causa del basso livello del lago. Anche in questo caso, le persone posizionano il proprio “salviettone”, come se fosse una spiaggia. Alcuni, i più incuranti, sguazzano nelle pozze di acqua melmosa creatasi in corrispondenza dell’immissione del torrente cittadino.

Ieri erano almeno una trentina i “bagnanti”

I richiami della Protezione civile funzionano per un tempo limitato: appena gli addetti cambiano zona per andare ad ammonire altri bagnanti, ecco che rientrano tutti nel lago, con buona pace dei divieti. Ma, se la zona dei giardini a lago è quella più battuta, ieri si contavano parecchi bagni proibiti anche di fronte a Villa Olmo. Anche qui, nonostante un cartello ben visibile, una decina di persone nuotavano a pochi metri dal Patria. Proprio di fianco al lido, attorno alle 16, tre turiste straniere si stavano per immergere nel lago. Un’altra “spiaggia” frequentata è quella in fondo a viale Geno, di fronte a dove viene parcheggiato il battello spazzino. Le persone, anche in questo caso per la maggior parte turisti e stranieri, ne approfittano per fare il bagno. Nel prato vicino, alcune signore anziane si sono portate la sdraio e si sono accomodate all’ombra. Nello spazio verde adiacente alla fontana, invece, una quarantina di persone ha steso il proprio telo, altri in costume si sono presi il getto d’acqua.

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