Fermi “stregato” da Salvini
«Passo alla Lega? Vedremo»

Como, il presidente del consiglio regionale (Forza Italia) vede l’ex ministro «Ottima impressione. Non so dire cosa accadrà, lo scenario è in evoluzione»

Che il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi, targato Forza Italia, incontri Matteo Salvini, leader della Lega, non costituisce certo notizia. Il discorso diventa diverso se si scopre che il faccia a faccia non è servito solo a confrontarsi sulla situazione politica in Regione, ma anche a mettere le basi per un possibile passaggio dello stesso Fermi sotto le insegne del Carroccio.

Fantapolitica d’agosto? Niente affatto. Perché il diretto interessato - a sorpresa - non smentisce. Mezze frasi, per carità, ma alquanto significative. Il comasco Fermi, di fatto il numero uno di Forza Italia sul territorio (con buona pace del commissario provinciale Mauro Caprani), potrebbe davvero lasciare il partito di Berlusconi, in un futuro non troppo lontano. E sarebbe il secondo colpo di scena del suo percorso, visto che dopo la militanza in Alleanza Nazionale e nel PdL il nostro non seguì gli amici di destra (Alessio Butti primo fra tutti) nella nuova avventura di Fratelli d’Italia ma scelse i moderati di Forza Italia. Con annessi scontri e polemiche durati anni, si potrebbe dire fino a oggi.

Ma torniamo al vertice con Salvini, storia di qualche giorno fa. Negli uffici di Palazzo Lombardia, dopo aver incontrato il governatore Attilio Fontana, Salvini si siede al tavolo con il presidente del consiglio regionale e altri forzisti. Tema ufficiale: le prossime elezioni amministrative e la situazione piuttosto “calda” in Regione. Quel che resta sotto traccia, ma diventa notizia succulenta dalle nostre parti, è l’apertura - arrivata da entrambe le parti - all’ipotesi di un passaggio di Fermi e altri colleghi alla Lega. Elemento non secondario il fatto che il vertice sia durato oltre due ore. «Non c’è stato nessun incontro carbonaro o segreto - reagisce Fermi, contattato da La Provincia - Certo Salvini mi ha fatto davvero una bella impressione, l’avevo già conosciuto ma non c’era mai stata occasione di parlare con calma. È una persona capace di ascoltare e di affrontare tanti temi, da quelli amministrativi alla politica nazionale». Se non è un messaggio chiaro, poco ci manca. «Non era un incontro finalizzato a cambiare partito - è la difesa d’ufficio dell’avvocato Fermi - Sul futuro non ci sono certezze, vedremo. La Lega? Non dico no ma nemmeno sì, lo scenario politico è in evoluzione. Se mi esponessi, in un senso o nell’altro, potrei essere smentito a breve. Potrebbe accadere, come non accadere mai».

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