Giardini a lago: stop
«Prima ci serve
il progetto paratie»

L’assessore Galli: «I lavori sono “congelati”. Serve coerenza con il volto che avrà il nuovo lungolago»

Che fine ha fatto il progetto per riqualificare i giardini a lago? Dopo il concorso internazionale voluto dalla precedente Amministrazione e la decisione di premiare la proposta di un gruppo di architetti romagnoli, la nuova giunta ha espresso qualche perplessità sull’operazione e poi ha lasciato scivolare il tema in secondo piano. Ora fa chiarezza sulle intenzioni del Comune l’assessore Marco Galli (delega a Parchi e giardini). «Non ce ne siamo dimenticati - afferma - e metter mano a quell’area ci interessa assolutamente. Abbiamo preferito fermarci ma nessuno ha deciso di cancellare dall’agenda questo argomento».

Sui motivi dello stop Galli non si nasconde: «Da un lato - dice - per gli uffici sono stati mesi di fuoco, con tante urgenze a partire dal problema del viadotto. Ma la ragione principale è un’altra, riteniamo che il progetto sui giardini debba essere coerente a quello per il nuovo lungolago. Prima di decidere come intervenire, quindi, vogliamo delle certezze sull’aspetto architettonico della passeggiata, quindi attendiamo il confronto con la Regione su questo punto. Non vogliamo ritrovarci con la zona a lago sul modello “una scarpa e una ciabatta”. Come ha detto nei giorni scorsi l’assessore Vincenzo Bella, serve un disegno unitario per tutta la zona che va da Villa Olmo a Villa Geno».

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