I giardini medievali fioriscono al Pessina

L’Istituto vuole aprirsi alla città e mettere a disposizione del pubblico lo spazio riqualificato

L’Istituto Pessina vuole aprirsi alla città e lo fa con un progetto di riqualificazione del cortile interno e delle aree verdi fino ad ora abbandonate per renderle fruibili a tutti. Obiettivo: realizzare una piazza all’aperto che sia utilizzabile come luogo di incontro e di promozione di idee, per far rinascere il quartiere e contemporaneamente offrire nuovi sbocchi lavorativi ai suoi studenti attraverso corsi e laboratori di terapia orticolturale.

Si chiama “Hortus S-Conclusus” il progetto ideato dalla scuola in collaborazione con la cooperativa Il Seme, la Fondazione Minoprio e Orticolario e alla base c’è il recupero dei giardini medievali, tipici soprattutto di conventi e monasteri, in cui si coltivavano piante e alberi per fini alimentari e medicinali. Un vero e proprio ritorno al passato che tiene fede alla storia della struttura, sorta nel 1200 proprio come convento delle Clarisse prima di essere usato, tra le altre cose, anche come sanatorio e alloggio di truppe.

Il progetto ideato dall’architetto Carla Testori prevede la realizzazione di orti rialzati, il posizionamento di una vite, la creazione di un canale d’acqua e, nella parte più ombreggiata, di un piccolo giardino segreto, luogo ideale per la lettura e per ritrovare la pace grazie alla natura.

«Si tratta – spiega Testori – di una rivisitazione in chiave contemporanea di un cortile ex hortus conclusus dove i nuovi elementi saranno inseriti seguendo una forma aspirale per farne una sorta di anfiteatro; il centro sarà dedicato allo spazio di riunione e socializzazione mentre tutt’intorno, nella parte più soleggiata, verranno posizionate delle vasche in ferro rialzate a che saranno utilizzate come orto didattico in cui coltivare non solo le tipiche piante da orto, ma anche fiori ed essenze».

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