I virus colpiscono (per ora) i bambini. Covid e influenza, via alle prenotazioni

Salute Tanti dal pediatra per forme virali, ma siamo ancora ben lontani dal picco stagionale. Da ieri, intanto, sul sito della Regione si può richiedere il vaccino, a prescindere dall’età

Vaccinazioni gratuite, via libera a prescindere dall’età. Da ieri l’antinfluenzale e l’anti Covid sono offerte gratis a tutta la popolazione, senza distinzioni di età o condizione di salute. La Regione così ha deciso nella speranza che i cittadini rispondano in maniera più massiccia alla campagna di prevenzione. Serve prenotare online sui due consueti portali (vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it) (prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it), è possibile rivolgersi alle farmacie aderenti o al proprio medico.

La situazione

Intanto arrivano i primi casi di influenza, anche se in città i virus più contagiosi portati a casa dai bambini danno vomito e diarrea. Secondo il primo report stagionale con i dati dei medici sentinella, diffuso dall’Istituto superiore della sanità, l’influenza e le sindromi influenzali anche quest’anno stanno per esplodere. In Lombardia, con un’allerta ancora in giallo, nella prima settimana di novembre sono state contagiate 82mila persone, l’incidenza è più alta tra i bambini sotto ai quattro anni, 16,2 casi ogni mille. A sentire i pediatri al lavoro in città, come Roberta Marzorati, in questi giorni è però il rotavirus che sta colpendo tantissime famiglie. «Vomito e diarrea – dice la pediatra – anche i genitori stanno malissimo. Sono raffiche che durano poche ore, ma il virus è contagiosissimo». Solo dagli ultimi anni la vaccinazione è consigliata nei primi due mesi di vita.

I pareri

«L’influenza sta arrivando, ma non ancora in maniera massiccia – spiega Lorenzo Giorato, medico di medicina generale che partecipa alla rete dei campionamenti Influnews – i sintomi sono quelli classici. È vero che ci sono tante forme gastrointenstinali. Ed è altrettanto vero che soprattutto gli anziani sono ancora a rischio Covid. Con forme di polmonite molto pericolose». «Meglio vaccinarsi – suggerisce il medico albatese Arnaldo Butti – ci sono diversi virus simil influenzali in circolazione, la scorsa stagione comunque era iniziata con più anticipo». «Ci sono molte forme virali che danno diarrea, febbre e crampi con vomito – conferma la dottoressa Raffaella Petruni – per il picco della vera influenza comunque è presto, noi andiamo avanti faticosamente a vaccinare».

A tal proposito l’Ats Insubria spiega che si sono vaccinati contro l’influenza 67.885 comaschi, il dato è aggiornato alla prima settimana di settembre. Rispetto al 2022 la campagna sta andando poco meglio, come Ats siamo sopra alla media regionale.

Sono invece ancora pochi i cittadini che si vaccinano contro il Covid. «Raccomandiamo a tutti i soggetti dei target coinvolti nell’offerta di proteggersi con le vaccinazioni antinfluenzale e anti Covid – spiega Paolo Bulgheroni, direttore per l’Ats del dipartimento Igiene e prevenzione - per scongiurare, a livello individuale, le gravi conseguenze che potrebbero avere queste malattie. Mentre, a livello collettivo, ricordiamo che queste due vaccinazioni consentono di proteggere indirettamente i soggetti fragili con cui si è a stretto contatto riducendo il rischio di contagio all’interno delle famiglie e della comunità».

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