Il giro di Lombardia a Ferragosto
I vigili protestano

La gara ciclistica con arrivo sul lungolago è stata prevista dalla federazione per il 15 agosto. Negretti e Galli: «Al lavoro per risolvere tutti i nodi»

Il Giro di Lombardia con arrivo a Como proprio il giorno di Ferragosto (rispetto al tradizionale mese di ottobre) sta creando subbuglio a Palazzo Cernezzi, soprattutto all’interno della Polizia locale visto che l’evento cadrà nel pieno delle ferie. Alla fine, da quanto emerge dal Comune, l’arrivo sul lungolago ci sarà, ma il tempo stringe (due mesi esatti) e le incognite sono tante. A partire dai protocolli per la sicurezza, per il pubblico (nodo assembramenti su tutti) e per garantire la viabilità.

I sindacati: «Ci sono le ferie»

Domani sono già convocate le prime riunioni operative con assessori, dirigenti e Cento Cantù per capire come organizzare l’evento che, tutti, in Comune, definiscono «un’opportunità» per il territorio con una vetrina mondiale che, si spera, possa portare sul Lario qualche prenotazione per settembre e ottobre visto che, ad oggi, il settore turistico è in ginocchio.

I sindacati sono sul piede di guerra. Vincenzo Falanga, segretario funzione pubblica Uil dice: «Gli organizzatori avrebbero potuto gestire la kermesse in maniera diversa. Intervenire anche sul Ferragosto con il blocco delle ferie diventa fuori luogo perché parliamo di personale già provato dalle dinamiche del lockdown e che ha sempre lavorato durante l’emergenza. L’amministrazione deve garantire che si trovino delle soluzioni senza penalizzare il personale».

Tema, questo, su cui l’assessore a Polizia locale e Sicurezza Elena Negretti apre: «Noi abbiamo appreso della data di Ferragosto ieri (venerdì, ndr) e ci siamo attivati immediatamente con i tavoli di lavoro e i sindacati. Ci sono tanti aspetti ancora da chiarire, anche per quanto riguarda l’organizzazione. Bisognerà trovare il modo per conciliare un evento che per la città e il turismo, soprattutto in questo momento, è un’opportunità, con gli aspetti di sicurezza e viabilistici, tenendo conto che la Polizia locale in questi mesi di emergenza ha svolto un grandissimo lavoro».

Tante incognite

Come detto tante incognite, salvo il percorso. Il Giro di Lombardia dovrebbe prendere il via da Bergamo e terminare a Como, con il tradizionale passaggio da Ghisallo, Muro di Sormano, Civiglio e San Fermo della Battaglia con la Valfresca.

L’assessore allo Sport Marco Galli dice: «La comunicazione è arrivata venerdì e, dopo l’esclusione della data del 31 ottobre, la Federazione aveva virato su agosto. Il 6 (si farà la Milano-Sanremo) e il 15 le due date. Capisco il no di Sanremo a Ferragosto poiché vorrebbe dire bloccare cento chilometri di litoranea nei pochi giorni in cui possono lavorare. Da noi la situazione è diversa. Per Como è un’occasione per poter comunicare al mondo che la città e il suo lago sono pronti a ripartire. Abbiamo hotel e case vacanze vuote: questa vetrina internazionale è l’opportunità di rilancio».

I problemi, però ci sono. «Sarà molto impegnativo dal punto di vista dell’organizzazione - aggiunge Galli - anche perché ancora non c’è un protocollo. Non abbiamo ancora incontrato il prefetto e nemmeno la giunta ha potuto esprimersi. Iniziamo però lunedì a lavorare per capire le indicazioni e cosa servirà. Di certo tutti, in primis gli organizzatori, dovranno fare la loro parte. È un lavoro molto complesso, è la prima volta che si deve far fronte a una situazione del genere. Faremo il possibile».

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