Il pittore e la piccola artista
La magia dei ciliegi in fiore
nel dipinto della bambina

Como: ha gli stessi colori poetici dei ciliegi in fiore di via XX Settembre, l’immagine del maestro e della piccola pittrice che, ieri mattina, erano impegnati a immortalare con pennelli e tavolozze la strada dei petali rosa.

«A otto anni è forse un po’ presto per dipingere su tela, ma quando un bambino sente la voce dell’arte che chiama, bisogna assolutamente darle ascolto».

Ha gli stessi colori poetici dei ciliegi in fiore di via XX Settembre, l’immagine del maestro e della piccola pittrice che, ieri mattina, erano impegnati a immortalare con pennelli e tavolozze la strada dei petali rosa.

Lui è Camolgion Babaev, artista uzbeco a Como da oltre vent’anni, da quando cioè vinse una borsa di studio all’accademia Galli. Lei è una bimba di 8 anni, residente in città con i suoi genitori, appassionata allieva di pittura.

«Ci siamo conosciuti proprio qui» spiega Camolgion, mentre l’odore della tempera pizzica le narici e regala emozioni d’arte. «Un giorno, un paio di anni fa, stavo dipingendo, proprio come ora. Lei usciva di casa con la sua mamma e si è fermata a lungo a osservarmi. Allora la madre mi ha chiesto se organizzavo delle lezioni di pittura. Da allora lei è la mia allieva».

Concentratissima sul proprio lavoro, la bimba non smette un istante di catturare il colore dalla propria tavolozza per trasferirlo sulla tela. La piccola è seduta, con indosso un grembiule blu puntinato di colore. Lui, il maestro, un passo dietro, in piedi, intento a ritrarre la stessa scena della bambina: lo spettacolo dei ciliegi in fiore, all’esterno della scuola di via XX Settembre.

Un artista uzbeco a Como: «Cosa ci faccio qui? Ci sono arrivato più di vent’anni fa. Vinsi una borsa di studio e così frequentai per un anno l’accademia Galli. Mi sono trovato così bene che decisi di restare» racconta nel suo impeccabile italiano. Camolgion, il cui nome significa “colui che porta fortuna”, ha uno studio in via Milano 226, dove crea le sue opere che nel prossimo mese di giugno saranno esposte in una mostra personale nella sala del Broletto.

«La mia allieva - spiega, indicando la bimba, il cui sguardo è catturato dal rosa intenso dei ciliegi fioriti - ama dipingere. È una vera passione, per lei. Insegno anche ad altri bambini, ma con pochi posso permettermi di uscire e dipingere per strada. E, di solito, questa attività la si può fare solo quando sono più cresciuti».

Ma la piccola pittrice, di fronte ai colori e ai pennelli, dimostra fantasia, voglia di imparare, passione. «Ognuno di noi ha la sua tavolozza, i suoi colori, il suo cavalletto e i suoi pennelli. Dipingiamo tutti e due, assieme ma separatamente». In questo modo ognuno può offrire la propria versione artistica di ciò che gli occhi catturano.

«Si vede che lei ha la passione per la pittura. E anche se è presto per iniziare a lavorare su tela, sarebbe sbagliato se le impedissi di tirar fuori questa passione». Residenti e passanti si fermano, osservano, chiedono. immortalano con uno scatto. Ma nulla distrae la piccola pittrice. «Per ora c’è la passione. Se diventerà una professione si vedrà». Camolgion saluta e si rimette a far danzare il pennello sulla tela, in perfetta sintonia con la sua giovane allieva.

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