Il vescovo per la Pasqua
«Solo l’amore vince la morte»

Folla in Duomo alla messa pontificale. Il messaggio di auguri ai fedeli:

«Muri e chiusure alimentano l’odio»

Folla di comaschi in Duomo, il mattino di Pasqua, per la messa pontificale celebrata dal vescovo Diego Coletti (in serata il canto dei Vespri Battesimali ha concluso il Triduo pasquale).

«Gesù ha vinto la morte perché ha portato la vita a un livello tale da renderla così che neppure la morte ha potuto sovrastarla - ha detto il vescovo durante l’omelia - E qual è questo livello? Una vita spesa gratuitamente per amore, per amore dei peccatori, per amore di chi non se lo merita. Vogliamo che la vita vinca la morte? Dobbiamo metterci nella stessa atmosfera del cuore di Gesù: non pensare a noi stessi, non fare sempre e solo il calcolo di quanto mi rende una certa situazione o scelta, non mettere al centro delle proprie preoccupazioni i propri desideri e progetti. Vivo per avere? Vivo per potere? Vivo per godere? Tutto questo morirà senza risurrezione. Vivo per amare? Vivo per donare? Vivo per servire? Questo è ciò che vince la morte». È stata una Pasqua funestata dall’odio e dalla violenza, Bruxelles e poi il Pakistan.

«Sappiamo bene quanto questi giorni siano carichi di preoccupazione e tristezza per ciò che ci accade intorno: il mondo ha bisogno di misericordia, di riscoprire la fraternità, di impegnarsi per la pace - ha scritto il vescovo nel suo messaggio di auguri ai fedeli - Non ci sono più alibi. Non c’è più il tempo per rimandare oltre la soluzione di ingiustizie, guerre, “inequità”, muri e chiusure che finiscono con l’alimentare una preoccupante spirale di odio. Stiamo vivendo una stagione nella quale solo la misericordia, vissuta come valore universale, che sa costruire ponti anche fra religioni e culture, può venire in soccorso di un’umanità smarrita, ferita, dubbiosa, impaurita».

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