Il viadotto finisce alla Corte dei Conti
Bella: «Verifiche su possibili errori»

L’assessore: «Passaggio obbligato. Verifiche anche sui vizi occulti» Sotto la lente chi avrebbe dovuto controllare e predisporre le manutenzioni

Sarà la Corte dei Conti a valutare se ci sono stati errori nella vicenda del viadotto dei Lavatoi e, in caso affermativo, chi ne dovrà rispondere anche economicamente. L’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella parla di «passaggio obbligato per fare chiarezza su quanto accaduto e su eventuali coinvolgimenti delle persone chiamate in causa».

L’esponente della giunta Landriscina, rispondendo in consiglio comunale a un’interrogazione di Fulvio Anzaldo (lista Rapinese sindaco) ha precisato nel dettaglio su quali responsabilità, secondo gli uffici di Palazzo Cernezzi, dovrà eventualmente esprimersi la magistratura contabile. In pratica chi «avrebbe dovuto effettuare controlli sul viadotto» e ancora «chi avrebbe dovuto provvedere a mettere in mora i responsabili interrompendo il decorso della prescrizione», nei confronti «di coloro che avrebbero dovuto predisporre il piano di manutenzione dell’opera e/o richiederne la consegna ai progettisti nonché di coloro che avrebbero dovuto effettuare attività ispettive». In pratica diversi dipendenti della stessa amministrazione comunale. Nel documento si parla anche della valutazione in corso da parte degli uffici e del consulente tecnico di parte «se siano ora emersi vizi occulti per i quali non sia intervenuta alcuna decadenza o prescrizione dell’azione. In tal caso sarà possibile procedere nei confronti dei soggetti che li hanno cagionati».

Bella precisa ancora una volta che «il viadotto è costantemente sotto controllo e le verifiche sono in corso per capire se ci siano anomalie non prescritte che possano essere contestate».

Sulla questione è di diverso avviso Anzaldo, che già in aula aveva mosso alcune contestazioni. «Il Comune ha promosso un accertamento tecnico preventivo su azioni prescritte. La relazione del consulente del tribunale aveva evidenziato dei vizi occulti che il Comune non aveva chiesto di indagare. Mi chiedo come facciano a dire che non c’è pericolosità se non sono state fatte le verifiche. Occulto, in tutta questa storia, è sicuramente il modo di procedere di questa amministrazione».

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