In mostra il romanzo dell’universo

L’inaugurazione Sedici pannelli in piazza Verdi per raccontare l’avventura dei “cercatori di conoscenza”. Al progetto hanno collaborato Fondazione Volta, il Cern, Confindustria Como, l’Insubria e Future circolar collider

00:40

L’universo è, forse, il romanzo più affascinante esistente. Da ieri, in piazza Verdi, 16 pannelli fotografici ne raccontano la storia, mettendo in luce i risultati della ricerca, lo sviluppo tecnologico e soprattutto l’emozione di essere «cercatori di conoscenza». È stata inaugurata “The code of the universe”, la mostra promossa da Fondazione Volta, in collaborazione con Confindustria Como, l’Insubria, il Cern e Future circular collider.

«Riempire una piazza con un’esposizione serve a rendere la cultura popolare – commenta Luca Levrini, presidente di Fondazione Volta – inoltre, piazza Verdi è uno dei luoghi magici della città. Si tratta di un quadrilatero difficile da riempire, e farlo con la cultura e la scienza è ambizioso». Walter Pozzi, vicepresidente di Confindustria Como, ha sottolineato l’importanza di mettere attorno a un tavolo «gli attori della città per promuovere le materie scientifiche». Un concetto ribadito dal presidente della Camera di commercio Marco Galimberti («Quando lavoriamo insieme i risultati si vedono»).

Fra i presenti, il prefetto Andrea Polichetti, gli assessori Enrico Colombo, Francesca Quagliarini e il presidente del consiglio comunale Fulvio Anzaldo. «L’esposizione parla da sola – aggiunge Colombo – e senza Alessandro Volta, quello che vediamo oggi non ci sarebbe». La docente dell’Insubria Michela Prest ha ringraziato il suo ateneo e tutte le persone che hanno collaborato alla realizzazione: «Per me è un’emozione grandissima. L’obiettivo è trasmettervi la nostra passione».

La serata

L’inaugurazione si è conclusa con una serata organizzata nella sala Scacchi della Camera di commercio. Erano presenti i promotori della mostra e gli scienziati Daniela Bortoletto, professoressa a Oxford, responsabile della sezione di Particle Physics ed esperta delle tecnologie al silicio; Guido Tonelli, responsabile nel 2010-2011 di una delle collaborazioni che hanno scoperto il bosone di Higgs, professore a Pisa, scrittore di successo e divulgatore; Sergio Bertolucci, direttore scientifico del Cern dal 2009 al 2015, professore a Bologna ed esperto di trasferimento tecnologico; Speranza Falciano, vice presidente dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare e professore al Gran Sasso institute e Jacopo Givoletti, imprenditore high tech della Caen.

La mostra discute le questioni aperte nella fisica moderna, il ruolo degli acceleratori di particelle come potenti microscopi in grado di sondare le scale più piccole della materia, e mette in evidenza le applicazioni concrete che le tecnologie innovative degli acceleratori hanno nella nostra vita quotidiana. La fotografia cattura gli sforzi per trascendere il visibile alla ricerca di risposte sul cosmo e sul ricco tessuto di emozioni ed esperienze uniche dello scienziato.

La ricerca e le scoperte

Gli scatti mirano a condividere storie sui recenti risultati nella ricerca, le conoscenze ottenute attraverso la collaborazione e le scoperte tecnologiche che consentono la scoperta. Sono previste attività scolastiche e visite guidate per gruppi con gli esperti dell’Insubria. Saranno organizzate attività divulgative per i partecipanti di tutte le età con alcune personalità scientifiche di spicco. La manifestazione ha il contributo della Regione, di Fondazione Cariplo e il patrocinio della Camera di Commercio di Como-Lecco e del Comune.

© RIPRODUZIONE RISERVATA