Johnson, richiamo per 16mila comaschi
Aumentano (ancora poco) le terze dosi

Sarà somministrato il vaccino Pfizer a chi ha ricevuto il monodose da sei mesi - Finora l’adesione dei grandi anziani alla nuova fase vaccinale non raggiunge neanche il 20%

Como

Via libera ai richiami anti Covid per i 16mila comaschi che hanno fatto Johnson&Johnson.

Nel frattempo le terze dosi, lentamente, aumentano.

I cittadini che hanno ricevuto l’unico vaccino monodose, passati i sei mesi dall’inoculazione, possono ricevere una seconda vaccinazione eterologa con Pfizer. Questa è la posizione delle autorità sanitarie nazionali. Nella nostra provincia sono precisamente 16.778 i cittadini vaccinati con Johnson&Johnson, pari a circa il 3,5% dei cittadini fino ra vaccinati, di oltre 12 anni.

Sempre a proposito di vaccini si va verso l’estensione della terza dose ai cinquantenni, mentre si discute da tempo dell’ipotesi della vaccinazione per i minori dai 5 agli 11 anni. Per quanto riguarda il Green pass, a oggi resta valido per dodici mesi dopo la seconda dose, e dunque molte persone attendono a fare il terzo richiamo a ridosso della scadenza.

La proroga della validità del certificato vaccinale potrebbe spingere nei prossimi mesi molti cittadini a fare anche il terzo richiamo, l’adesione a questa ulteriore fase della campagna di immunizzazione, infatti, è stata molto bassa. Si ricorda che la terza dose è suggerita per chi ha oltre 60 anni, in presenza di patologie a rischio, ai sanitari, agli ospiti delle Rsa. È possibile prenotare la somministrazione (https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it) solo se sono trascorsi sei mesi dalla seconda dose. Occorre dire che rispetto a due settimane fa il numero delle terze dosi somministrate nel Comasco è quasi raddoppiato. Siamo passati da poco meno di 10mila terze dosi inoculate a 17.798 (il dato è aggiornato a ieri).

Gli over 60 possono prenotarsi solo da pochi giorni, perché fino allo scorso mese erano interessati solo gli over 80. Fatta eccezione per gli immunocompromessi, con i richiami dopo 28 giorni dalla seconda dose, che pure hanno risposto in pochi.

Delle 17.798 terze dosi somministrate esattamente 2.881 hanno interessato gli over 60, 10.940 gli over 80, che vuol dire che l’adesione tra i grandi anziani non arriva al 20%. La copertura comunque, seppure lentamente, sta crescendo. Le restanti 3.977 terze dosi coinvolgono per circa la metà i sanitari, compresi ospedalieri, medici di famiglia e liberi professionisti e per metà gli ospiti delle Rsa.

È difficile comunque avere un computo esatto di questa terza fase della campagna vaccinale, perché l’ulteriore dose va somministrata solo a distanza di almeno sei mesi dalla seconda. Ecco perché, per esempio, per molti sessantenni è ancora presto.

L’impressione però è che scetticismo e scarsa informazione prevalgano ancora, ma che lentamente anche la terza fase della campagna stia partendo. Lo testimoniano le 21.044 prenotazioni attive nei prossimi due giorni tra gli ultrasessantenni comaschi, di queste 4.629 tra gli over 60, 12.281 tra gli over 80 e le restanti 4.134 tra sanitari e Rsa.

In parallelo va avanti anche la campagna antinfluenzale che mira a coprire almeno il 75% degli over 65, dunque 103mila dei 138mila comaschi interessati. Per il momento sono stati somministrati nella nostra provincia 12.525 vaccini antinfluenzali di cui 6.421 negli studi dei medici di famiglia.

La grande maggioranza quindi sta prenotando online, sempre attraverso il portale di Poste, e si sta recando nei centri vaccinali dove vengono inoculati (se ricorrono le condizioni) contestualmente anche i richiami anti Covid.

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