La candidata “hot” nel partito di Calenda: «Io, una dominatrice»

Elezioni a Como, tra i candidati di Azione Doha Zaghi, in arte Lady Demonique. Luppi: «Non sindachiamo le scelte personali. Candidarsi è un diritto»

Nell’elenco ufficiale viene definita «imprenditrice digitale e performer», di fatto propone video e incontri “hot”. Nella lista di Agenda Como 2030 c’è anche Doha Zaghi , in arte Lady Demonique. Lei racconta di avere iniziato questa professione una decina di anni fa, attorno ai 18 anni, frequentando dei locali dark. Ancora oggi gira l’Italia dando appuntamenti al telefono a persone che le fanno - dice - dei «regali».

Rifiuta il termine escort, si definisce «dominatrice». Le sue attività sono esplicitate sulle pagine Facebook e sul suo sito. Anche sul profilo che rimanda al suo vero nome non si fanno particolari misteri. «Sì, Lady Demonique sono io», racconta Zaghi. Tiene subito a precisare che non offre prestazioni a pagamento: «Mi possono omaggiare, comprandomi scarpe, borse, oppure possono acquistare i miei video – spiega la donna – Non ho clienti, non intrattengo con loro veri rapporti sessuali».

Nessun segreto, insomma. Certo forse è un bagaglio poco usuale in vista di un imminente impegno in politica. «Ma perché? Qual è il problema? - ribatte - Non sono una pornostar e comunque anche di pornostar ce ne sono già state in politica, da Moana Pozzi a Cicciolina. Siamo sempre ai soliti discorsi all’italiana. Sono solo pregiudizi. Ho diverse amiche in Germania psicologhe che fanno anche la mia stessa professione. E così in America ci sono famose dominatrici con impegni importanti in politica». A Como da quattro anni Zaghi si dice appassionata di politica. Oltre che “fetish model” in effetti su Facebook si fa chiamare anche “miss politologa”. «Mi sono sempre interessata di politica – dice - Già dal liceo ho mosso i miei primi passi. Poi ho smesso perché non c’era nessuno nel quale potessi riconoscermi. Ora c’è Carlo Calenda con Azione, l’unico partito al quale mi sento davvero affine. È un partito liberista ed europeista».

Andrea Luppi è il referente comasco di Azione: «Noi siamo liberali, tolleranti e democratici – dice – in ciò che fa la nostra candidata non c’è nulla di illegale. Non sindachiamo le scelte personali. Candidarsi è un diritto. Ed io ho trovato una persona molto appassionata, con tante idee interessanti relative alla nostra città». S. Bac.

© RIPRODUZIONE RISERVATA