La Lega dei ticinesi
«Tenete i frontalieri
dateci gli sciatori»

Ennesima polemica del sovranisti elvetici contro i lavoratori italiani e il nostro governo

Ennesima polemica

del sovranisti elvetici

contro i lavoratori italiani

e il nostro governo

La “guerra dello sci” - come è stata subito ribattezzata la querelle di confine sugli impianti aperti in Svizzera e chiusi in Italia - conquista la prima pagina de “Il Mattino della Domenica”, il settimanale diretto dal consigliere nazionale della Lega dei ticinesi Lorenzo Quadri. Nella foto di copertina, il premier Giuseppe Conte alle prese con una discesa non proprio ortodossa con gli sci ai piedi. «Giuseppi non è in grado di spiegare alle Regioni del nord perché la loro stagione invernale deve venire cancellata, mentre altri Paesi fanno scelte diverse - scrive Lorenzo Quadri - È curioso che il presidente del Consiglio italiano si preoccupi dei turisti italiani che potrebbero contagiarsi sulle piste da sci elvetiche. Però i 70 mila frontalieri, di cui almeno la metà di troppo, devono poter entrare tutti i giorni in Ticino. Perché non comincia a tenere a casa i suoi concittadini». È evidente che al netto della polemica sull’apertura in Svizzera degli impianti sciistici, l’obiettivo resta la polemica politica rivolta verso i nostri lavoratori che ogni giorno varcano il confine diretti in Ticino. Il nuovo record di frontalieri - 70078 quelli impiegati al 30 settembre - ha spiazzato la Lega dei Ticinesi, che all’insegna del motto “Prima i nostri!” ha perso negli anni consensi (e parlamentari). Peraltro il ministro degli Esteri svizzero, il ticinese Ignazio Cassis, ha rimarcato l’importanza dei frontalieri durante i mesi duri del lockdown. M.Pal.

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