La protesta: «Troppi tavolini nelle piazze, il centro è invivibile»

La denuncia La proroga dell’occupazione del suolo pubblico decisa dal Governo crea un disagio crescente - Da piazza Volta a piazza Mazzini, tavoli e sedie impediscono spesso il passaggio: «Rispettare i diritti di tutti»

Ci sono piazze e strade in centro con meno metri quadrati liberi rispetto a quelli occupati da tavolini e dehors. Superate le fasi più critiche della pandemia molti residenti si lamentano perché bar e ristoranti continuano a mangiarsi gli spazi pubblici.

Basta fare un giro in piazza Volta, dove è diventato perfino complicato sedersi sulle panchine perché i tavolini dei locali sistemati sono proprio a ridosso delle famose sedute tipo “bara”. Il passaggio per i pedoni in via Vittorio Emanuele è diventato stretto, segnalato anche il caso di piazza Mazzini, come pure i tanti tavolini attorno alla funicolare.

«Credo che vadano rispettati i diritti di tutti, garantendo un equilibrio – dice Ambra Garancini, presidente dell’associazione Iubilantes –. In via Vittorio Emanuele vicino al Comune si fa fatica a passare tra una fila di tavolini e l’altra. Di recente purtroppo ho avuto un problema al ginocchio e ho dovuto usare le stampelle. Passando dal centro, in piazza Volta, avevo bisogno di riposarmi, ma le panchine pubbliche erano occupate dagli avventori dei locali sistemati sui tavolini proprio accanto alle sedute».

Il governo ha dato la possibilità ai Comuni di prorogare fino a settembre l’occupazione di suolo pubblico da parte dei locali. La misura non è più gratuita, come invece era stato all’inizio della pandemia per aiutare le attività commerciali. «Stare fuori in piazza a mangiare per ridurre il rischio di contagio ha un senso – dice ancora Garancini – detto che cenare tra passanti e piccioni non sempre è gradevole. Oggi però l’emergenza è superata, le normative sono cambiate quasi ovunque, perfino nell’uso della mascherina. E dunque anche per le attività commerciali mi sarei aspettata un pari trattamento. Penso sia giusto ripristinare la normalità degli spazi pubblici».

La denuncia di Spallino: «Le piazze tornino alla gente»

Il tema dei tavolini si lega a quello dell’accoglienza turistica. Per molti però l’eccessiva occupazione delle piazze e delle strade da parte di bar e ristoranti rovina la visuale, toglie parte della bellezza agli scenari e rende più caotica la città.

«Le piazze devono tornare alla gente – commenta l’avvocato Lorenzo Spallino, già assessore all’urbanistica – il governo ha prorogato la possibilità di aumentare l’occupazione del suolo fino a settembre, è vero, ma non tutte le amministrazioni hanno approvato il rinnovo. Alcuni angoli della città sono pienissimi di tavolini, tipo piazza Volta. Piazza Mazzini a mio parere è vergognosa. C’è un limite a tutto, si tratta di dare dignità ai luoghi pubblici. Senza fare peraltro discriminazioni tra le attività che hanno i tavolini e quelle che invece non hanno questa opportunità. Non si dica che per le amministrazioni è un grande incasso in termini di tasse. Tanto più se le attività che trasgrediscono le regole, con metri occupati in più, pagano solo se passano i controlli poche decine di euro».

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