Landriscina, sindaco sotto attacco
«Pensa ai partiti, dimentica Como»

La maggioranza lo difende ma è critica. Maesani: «Non mi hanno ascoltato» Ajani: «Sui cimiteri bastava un po’ di buonsenso». Traglio: «Sta fallendo su tutti i fronti»

La rotonda di San Rocco che non si fa. La vergogna dell’incuria dei cimiteri. Il forno crematorio sempre spento. L’illuminazione pubblica che non funziona. La passeggiata degli Amici di Como precipitata nel degrado. Ciliegina, gli orologi comunali sempre fermi o sfasati. Tutti affari di ordinaria amministrazione.

Dopo lo sfogo contro «certi dirigenti comunali che bloccano i progetti», la maggioranza
sta con il sindaco Mario Landriscina, Ma le sfumature si avvertono. C’è chi, come Patrizia Maesani chiede maggiore collegialità e interventi sull’organico del Comune. Critiche dall’opposizione. Traglio: «Landriscina si era speso in promesse mirabolanti e sta fallendo. E non ha fatto nulla per il territorio».

Attacca Alessandro Rapinese: «Mi chiedo chi abbiano eletto i comaschi. Landriscina è un uomo senza ossigeno, un bluff che fa solo danni alla città di Como. La sua libertà si chiama Pettignano. Lui ubbidisce alle segreterie di partito che lo hanno messo lì, e questi sono i risultati. Sarebbe più onesto se si dimettesse».

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