Lo sciopero fantasma
mette sotto scacco i bus

Anche oggi decine di autisti a casa: meno bus in strada

Si prospetta un’altra giornata nera sul fronte del trasporto pubblico comasco, dopo tre giorni difficili a causa di cancellazioni e ritardi. A pochi giorni dall’introduzione dell’obbligo di Green pass sul posto di lavoro infatti, è montato il caso degli autisti dei bus Asf in malattia.

Secondo le stime dell’azienda, sarebbero circa una quarantina i dipendenti che hanno chiesto il permesso motivato da ragioni di salute, pari a circa il 10% dell’organico. Il numero dei permessi per malattia, inoltre, sarebbe raddoppiato rispetto allo scorso anno, prendendo in considerazione lo stesso periodo. Venerdì e sabato più di un centinaio di corse sono state cancellate. Passato il weekend, c’è attesa di capire come andrà la settimana: se i numeri resteranno questi, ulteriori disagi a danno dell’utenza sono ampiamente prevedibili.

«Questa problematica va risolta, con calma e determinazione - fa sapere Angelo Colzani, presidente dell’Agenzia per il trasporto pubblico locale -, il nostro obiettivo è far viaggiare gli autobus, garantire un servizio essenziale per il cittadino. I tagli alle corse, già spiacevoli di per sé, nel corso di un’emergenza sanitaria sono ancora più gravi, perché determinano fenomeni di affollamento sui mezzi pubblici che invece effettuano regolare servizio».

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