Lo stagno, le piante, gli uccelli
La nuova oasi di Como
si trova nell’area ex Ticosa

La natura ha preso di nuovo possesso dell’area. Il verde ha invasoanche il marciapiede

Varrebbe quasi la pena di lasciarla così, in versione oasi, la vecchia area Ticosa di cui nessuno sa che fare, una sorta di riedizione in salsa urbana dell’oasi ecologica del Bassone, con il suo bello stagno, i muschi, le alghe e un florilegio arboreo che probabilmente fornisce riparo anche a qualche specie d’uccello raro. È la natura che, legittimamente, riconquista i suoi spazi, sottraendoli all’uomo e alle sue brutture, di cui questo ambiente è da tempo immemore plastica dimostrazione. Naturalmente qualche controindicazione c’è: chiedere, per esempio, ai pedoni che per ventura dovessero azzardarsi a percorrere il marciapiede lungo via Grandi; rami e fogliame ne rendono consigliabile il transito solo a quanti siano provvisti di apposito machete. Purtroppo il caldo di questo mese di settembre, coda infinita di una lunghissima estate, e la progressiva tropicalizzazione del clima - di cui tutti parlano hanno reso neutralizzato molto in fretta i risultati delle operazioni di bonifica svolte dal Comune nei mesi scorsi. Bisognerà che da palazzo rimandino qualche giardiniere armato di motosega. A meno di non lasciare che la natura si goda questi spazi, rendendoli senz’altro migliori - anche se un po’ più scomodi - di come li ha lasciati l’uomo.

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