Maturità, il secondo test
«Duro ma siamo tranquilli»

Ultima simulazione ieri per 1.400 studenti delle superiori - Alle prese con la prova “mista”. I ragazzi: «Erano quesiti complicati»

Si chiudono le simulazioni degli scritti per la nuova maturità. Per 1.400 studenti comaschi il prossimo appuntamento è a giugno, per l’esame vero e proprio.

Ieri è stata la volta della seconda prova, la cosiddetta “mista”. Fuori dal Giovio, dopo cinque ore passati sui banchi, i ragazzi dello scientifico si dicono moderatamente soddisfatti. Sebbene, rispetto alla precedente simulazione di fine febbraio, il coefficiente di difficoltà si aumentato.

«L’altra è andata meglio - conferma Giorgia Villa -. Gli argomenti? Dal campo elettrico agli studi di funzione, passando per gli integrali: ovviamente, si poteva scegliere. Avevamo cinque ore e sono riuscita a fare tutto. In previsione di giugno? Intanto, vedremo come sarà valutata questa esercitazione: per ora sono tranquilla». Gabriel Iancu, invece, ha sensazioni abbastanza buone: «Era fattibile - commenta -, avevamo a scelta un problema su due e quattro quesiti su otto: così ho potuto evitare gli integrali, che abbiamo appena cominciato in classe. Mi sentivo, invece, sicuro sugli studi di funzione, il campo elettrico e quello magnetico. In ottica esame di maturità? Studiando e ripassando, sono positivo. Entro la fine dell’anno avremo svolto tutto». Yuri Zerboni, col tempo a disposizione, è riuscito a fare tutto ciò che sapeva. «Il tempo era adeguato - dice - e diversi compagni hanno consegnato molto prima. L’argomento più ostico? Di sicuro gli integrali poiché li abbiamo iniziati ma non conclusi. Per questo abbiamo scelto tutti il secondo quesito».

Sul nuovo modello di esame aggiunge: «Ovviamente non ho paragoni con quello vecchio. Però, credo sia più complicato affrontare matematica e fisica insieme perché il numero di formule da sapere a memoria è maggiore: avere un formulario a disposizione sarebbe il massimo». Anche Martino Braglia vedendo la correzione dell’ultima prova, gli sembrava più facile rispetto a quella appena affrontata: «Il problema non era così ostico - spiega appena fuori da scuola - i quesiti, invece, erano più tosti». Secondo Micol Franchetto, questa volta fisica era forse preponderante: «Almeno se la paragoniamo con la simulazione di febbraio - aggiunge -. In ogni caso, qualcosa si riusciva a fare». Rimane l’ottimismo per l’esame vero? «In generale sì - conclude Margherita Pauri - nello specifico della seconda prova, invece, lo direi con minore certezza. Ma sono tranquilla».

Per gli studenti del classico, la versione da tradurre era dal latino - in questo caso, dal “De Ira” di Seneca - e si è chiesto il confronto con un testo greco (Plutarco), ma disponibile in italiano. La simulazione, come promesso dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, è parsa affrontabile. Per quanto riguarda le materie delle altre prove, Scienze umane e diritto ed economia politica sono comparse nella prova del liceo delle Scienze umane (opzione economico sociale). Inglese e lingua 3 (francese o tedesco) per il liceo linguistico, discipline progettuali architettura e ambiente per il liceo artistico, discipline turistiche e aziendali insieme con inglese per l’Istituto tecnico per il turismo, e informatica e sistemi e reti per l’istituto tecnico. L’elenco completo delle discipline è disponibile sul sito del Miur.

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