Meno posteggi, più multe per tutti
Che “strage” in Salita Cappuccini

Intervento della polizia locale sabato sera davanti a “Como Sole”I residenti: nel nuovo progetto quella è zona di sosta libera

Pessimo risveglio, ieri, per una dozzina di residenti di via Salita Cappuccini che sul parabrezza delle loro auto posteggiate in strada si sono ritrovati una multa per divieto di sosta. Le contravvenzioni inflitte sabato sera da una pattuglia della polizia locale non fanno che alimentare ulteriori malumori tra i residenti dei due grandi complessi di “Como Sole” e “Mon Reve”, che già da mesi lamentano la riduzione del numero di parcheggi conseguenza della scelta di rifare i marciapiedi, allargandone anche il calibro (come nel caso del tratto di fronte agli ingressi pedonali e carrai di Como Sole).

Il blitz dell’altra sera sarebbe conseguenza di una segnalazione di un residente, che lamentava la presenza, sul lato sinistro della strada, di un veicolo in divieto di sosta. I vigili l’hanno multato, salvo poi multare anche gli altri benché a differenza del primo non ostruissero nessun accesso. Nessuna intenzione di accanirsi contro i residenti, fanno sapere dal Comando della polizia locale, semmai, questo sì, l’obbligo di legge di far rispettare una regola (in questo caso il divieto di sosta) che vale per tutti, e quindi anche per quanti avessero posteggiato senza essere da intralcio.

Il punto, però, è proprio questo: benché la segnaletica attuale imponga ancora il divieto (c’è un cartello all’inizio della strada), i residenti lamentano il fatto che quel tratto immediatamente successivo al secondo accesso pedonale del complesso residenziale sia, nel nuovo progetto del Comune, destinato proprio ad area di parcheggio, e che in altre parole, da parte della amministrazione, ci sia una sorta di accanimento.

Di sicuro, qui come in altre zone della città, gli equilibri - quando si parla di viabilità e sosta - sono delicatissimi, e in genere destinati a frantumarsi appena qualcuno vi metta mano, sia pure con le migliori intenzioni. Basti vedere cosa è successo poco più avanti, in corrispondenza dell’uscita dell’asilo, dove non si posteggia più nemmeno per poter prendere i bambini.

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