Monete d’oro, c’è l’ultimo via libera: cinque mesi per il museo

Il tesoro di Como Approvato il progetto esecutivo e il quadro economico - Definita anche la grafica e i gadget, con il giallo colore guida del percorso

Como

Sarà come un film il viaggio nel passato della Como che fu grazie all’esposizione del “Tesoro di Como” ritrovato in via Diaz e che sarà esposto a tutti per la fine dell’anno. Cinque mesi il tempo previsto per l’intervento nella ex chiesa delle Orfanelle di via Balestra, che verrà completamente allestita in modo tale da mantenere anche la valorizzazione dell’affresco e della struttura. Sarà realizzato un pavimento “galleggiante” in modo da contenere i cavi e tutti gli impianti e le strutture dove saranno posizionati i reperti saranno staccate dai muri in modo da lasciare “liberi” i locali. Questo è quanto previsto dal progetto esecutivo approvato nei giorni scorsi dalla giunta che ha anche ridefinito il quadro economico del piano per un importo complessivo di circa 500mila euro oltre 120mila circa di lavori edili, impiantistica, oneri e allacciamenti.

«Il nuovo allestimento dedicato al Tesoro di Como - si legge nella relazione descrittiva - mette in scena e riorganizza i reperti, selezionatidalla soprintendenza, seguendo un criterio cronologico/tematico e raccogliendoli nei seguenti gruppi: il monastero di Sant’Anna, l’epoca tardo romana / alto medievale, la seconda età imperiale, la prima età imperiale, la fase antica e il Tesoro di Como».

Viene anche spiegato che «questi insiemi di reperti, collocati sulle strutture emergenti all’interno del corpo della ex chiesa delle Orfanelle e accompagnati da testi e immagini retroilluminate, si aggiunge un’area espositiva, dedicata allo scavo che ha portato alla scoperta del tesoro, che trova spazio sulle pareti interne della nuova bussola d’ingresso. Due ulteriori aree espositive, aventi funzione di premessa narrativa, sono collocate nell’androne di accesso. La prima, dedicata alla Como romana, è costituita da pannelli grafici ed è situata tra la nicchia che ospita la biglietteria e le porte di accesso alla ex-chiesa delle Orfanelle. La seconda, dedicata al manufatto architettonico che ospita il nuovo museo, trova invece spazio sulla struttura metallica che alloggia gli armadietti a disposizione dei visitatori».

Già previsti anche i layout grafici e il logo che farà da guida sia alle brochure informative che al merchandising: il giallo che, ovviamente, richiama il colore delle monete. Un viaggio che si farà anche grazie al cannocchiale posizionato all’ingresso che racchiuderà l’intero percorso. La parete clou sarà quella dedicata «al contenitore in pietra ollare, alla storia del suo rinvenimento e alle sue caratteristiche». Sarà possibile osservare, oltre al contenitore, anche tre gruppi di monete, esposte all’interno di teche verticali che ne consentono la visione da entrambi i lati.

Le monete saranno illustrate attraverso pannelli mentre gli altri preziosi ritrovati nel contenitore in via Diaz (i tre anelli, gli orecchini, la goccia d’oro e la barretta semilavorata) saranno invece sul lato opposto. Infine confermato che sulla parete priva di affreschi ci sarà una cascata d’oro in movimento.

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