Niente fondi per il mercato
«La coperta è corta, resta così»

L’amministrazione di Como alza bandiera bianca - L’ira di Confesercenti: «Siamo delusi»

Il mercato coperto, spiace, ma resta com’è.

Mentre Milano ha appena inaugurato il suo rinnovato mercato centrale a Como la giunta ha deciso di non stanziare soldi per il mercato coperto tra via Sirtori e via Mentana.

«Purtroppo la coperta è corta – ha spiegato durante il consiglio comunale l’assessore ai lavori pubblici Pierangelo Gervasoni – abbiamo già fatto tanti altri investimenti».

«Non ci può star tutto – gli ha fatto eco il vicesindaco Adriano Caldara – non solo per quanto riguarda le risorse finanziarie, ma anche per l’operatività degli uffici. Se li oberiamo di lavoro non riusciranno a completare i progetti. È un peccato perché era un intervento importante. Quanto ai riferimento con altre città, come Milano, a me non piacciono e credo siano poco proponibili».

È da anni che gli operatori delle bancarelle attendono una ristrutturazione del mercato.

Nel 2019 il Comune aveva anche immaginato di spostare per alcuni mesi le bancarelle nel padiglione nuovo e mai usato, ma l’ipotesi non piaceva ai commercianti che non la reputavano perseguibile. Dopo un dialogo anche acceso tra Palazzo Cernezzi e operatori il rinnovo era stato rinviato. Da allora però è stato fatto poco o niente.

«Siamo profondamente delusi, ci aspettavamo una riqualificazione di ben altro tipo – commenta Claudio Casartelli, presidente a Como di Confesercenti – per altre questioni il dialogo con il Comune è sempre stato buono, ma per interventi e rinnovi strutturali no, ci siamo rimasti molto male».

Il presidente di Confesercenti avrebbe auspicato almeno un segnala, da parte dell’amministrazione comunale: «A parte che mettere mano al mercato è una necessità, è un luogo che ha bisogno di alcune riqualificazioni anche importanti. Ma il mercato è anche un punto di forza per il turismo, è un’attrattiva, oltre che un servizio per la cittadinanza. Per questo - conclude Casartelli - bisognava almeno immaginare l’inizio di un percorso, un simbolo, un segno di rinnovo di un mercato storico che è un piccolo gioiello».
S.Bac.

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