Niente soldi e il Politeama cade a pezzi
L’idea: progetto con la Fondazione Volta

Lo storico teatro di via Gallio resta chiuso e in condizioni disastrose. Il Comune ora pensa di darlo in concessione: spazi per la cultura ma anche un ristorante

Si sono fatti avanti imprenditori, italiani e stranieri. Ma, dopo aver raccolto informazioni e aver fatto un sopralluogo, sono scomparsi. Nulla di concreto, insomma. E così continua l’inesorabile declino del Politeama, preda del degrado. Lo storico teatro tra viale Cavallotti e via Gallio è chiuso, cade letteralmente a pezzi.

Il Comune - proprietario dell’81,63% attraverso la società del Politeama, mentre il 18,36% è in mano a soci privati - al momento non ha un progetto per riqualificare l’edificio e poterlo utilizzare di nuovo.

«Non ci siamo dimenticati del Politeama - dice il sindaco Mario Lucini - Siamo andati a vedere strutture simili recuperate in altre città, a partire da Milano, e continua il lavoro per cercare partner interessati a un’operazione sull’immobile. Il tentativo che vogliamo fare è quello di mettere insieme una serie di realtà del territorio che possano investire risorse su un progetto condiviso».

«L’idea - continua Lucini - è quella di mantenere la destinazione culturale, realizzando però nell’altra ala anche bar e ristorante, in modo che possa esserci un ritorno e l’operazione sia in grado di autosostenersi».

L’intenzione, stando ai ben informati, sarebbe quella di affidare in prima battuta alla Fondazione Volta l’incarico di studiare la “pratica” e riunire una serie di soggetti disposti a lavorare sul tema.

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