«Non puliscono il lago, ecco la prova»

L’assessore Magatti: «I detriti arrivano a Como, e nessuno interviene». Una foto riaccende la polemica tra Palazzo Cernezzi e l’Autorità di Bacino

Un fronte di detriti, rami e tronchi d’albero ampio quasi da riva a riva sta raggiungendo le sponde della città di Como e nessuno interviene per evitarlo e pulire il lago.

Una fotografia scattata da un dirigente di Aprica, la società che gestisce la raccolta rifiuti, e inviata in Comune riaccende la polemica tra Palazzo Cernezzi, Amministrazione Provinciale e Autorità di Bacino. Oggetto del contendere la competenza legata alla raccolta dei detriti dal Lario, che secondo l’assessore all’Ambiente Bruno Magatti «è tutta sulle spalle del Comune». «E la foto di Aprica lo dimostra».

A immortalare il fronte di detriti è Roberto Martinelli, direttore tecnico della società. Ha inviato lo scatto fatto a Faggeto Lario agli uffici di Palazzo Cernezzi per avvisare che «si possono notare evidenti fronti di detriti superficiali che, in base alle condizioni meteorologiche, dovrebbero arrivare in corrispondenza dei confini comunali di Como nella giornata di domani (oggi ndr)».

Secondo l’assessore all’Ambiente l’ampio fronte di rifiuti in navigazione verso la città «dimostra che nessuno fa nulla per impedire l’arrivo dello sporco in piazza Cavour».

La vicenda dei battelli spazzino aveva tenuto banco dopo che la Provincia aveva riferito di non avere più i fondi per metterli in funzione. La soluzione trovata è una convenzione in base alla quale il Comune gestisce, interviene e si accolla i costi della pulizia all’interno della diga, mentre l’Autorità di Bacina ha la delega per occuparsi del resto del lago.

«La verità - affonda Magatti - è che l’Autorità di Bacino non raccoglie nulla e noi ci troviamo con la città invasa dai detriti, che dobbiamo raccogliere e smaltire. Tra l’altro non è solo un problema di immagine e di costi, ma anche di sicurezza perché un fronte così ampio di detriti è pericoloso per la navigazione dei battelli». Ancora Magatti non esita a parlare di «situazione irritante». Al tempo l’ardua sentenza: stando alle previsioni del dirigente di Aprica il bacino comasco del lago dovrebbe essere invaso dallo sporco causato dal nubifragio di venerdì entro la mattinata di oggi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA