Ora l’influenza è arrivata davvero
Casi in aumento, picco a fine mese

Tanti i comaschi colpiti negli ultimi giorni, è iniziata la fase dell’epidemia. «Per ora i numeri sono inferiori all’anno scorso, merito soprattutto delle vaccinazioni»

L’influenza è arrivata. A partire dalla metà di gennaio, in ritardo rispetto alle previsioni, gli ambulatori dei medici di base comaschi hanno ospitato un numero sempre crescente di persone contagiate dal virus, in particolare nella fascia d’età tra i 40 e i 50 anni. Casi in aumento ma situazione sotto controllo al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna.

«Nelle ultime settimane i casi sono in crescita - spiega Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei Medici - Ci sono più persone che riportano sintomi del virus influenzale ma fortunatamente al momento il numero dei contagi è inferiore all’anno scorso». È iniziata la fase “epidemica”, il picco si avrà nelle prossime settimane.

Le temperature più alte rispetto alla media stagionale che si sono registrate nelle festività natalizie hanno frenato la diffusione dell’epidemia, ma nelle ultime settimane il freddo ha contribuito a una maggiore diffusione del virus. Numerose le assenze registrate tra dipendenti e studenti in questi giorni. I virus l’anno scorso hanno messo in ginocchio ospedali e ambulatori: in totale 65mila casi in provincia di Como, con 15 persone ricoverate in Terapia intensiva per complicanze (13 su 15 non si erano sottoposti al vaccino) e cinque decessi. Una situazione legata al calo record di vaccini, con un’adesione di circa il 50%.

«Per tutto nel mese di febbraio il virus resterà in circolazione - aggiunge Spata - ma la sensazione è che più persone abbiano deciso di fare il vaccino quest’anno, soprattutto tra gli anziani. L’età media dei pazienti contagiati che si stanno rivolgendo agli ambulatori, infatti, è quella tra i 40 e i 50 anni».

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