Paratie, con i pali “storti”
il lungolago sta cedendo

Effetto dei guai con l’infissione delle palancole che causano vibrazioni sulla passeggiata verso la strada. Dalla Regione per ora nessun chiarimento

Sul lungolago i problemi del cantiere paratie non sono soltanto nello spicchio d’acqua dove si stanno realizzando le opere anti esondazione, ma sono visibili anche sul marciapiede verso Sant’Agostino. Basta passeggiare per rendersi conto che qualcosa non va: il marciapiede sta letteralmente cedendo verso il lago e si vedono enormi crepe rattoppate con il calcestruzzo.

Cantiere complicato

Il motivo? È evidentemente legato a quello che sta succedendo con l’infissione delle palancole. La fila posizionata verso il lago non ha fatto registrare problemi, mentre quella verso la strada sta registrando parecchie difficoltà da alcune settimane, al punto che basta guardare il cantiere per vedere la fila di pali storti poiché nel momento dell’infissione vanno, per semplificare, a scontrarsi con pietre di grosse dimensioni e detriti posizionati sul fondale e, quindi, si spostano. Proprio le continue e pesanti sollecitazioni per cercare di ancorare le palancole stanno avendo ripercussioni sul marciapiede sistemato nel 2017. Come detto lunghe crepe e un cedimento ben visibile.

Dalla Regione, nei giorni scorsi era trapelato che il problema delle palancole riguarda circa una sessantina di metri, determinanti però per poter realizzare e impermeabilizzare la vasca dove in futuro dovrà essere raccolta l’acqua quando il livello del lago è alto e le paratie entrano in funzione. Da Milano l’assessore alla partita Massimo Sertori ieri non ha fornito chiarimenti o dichiarazioni su quanto sta avvenendo sul lungolago, riservandosi di sentire i tecnici. A Palazzo Cernezzi, intanto, non nascondono preoccupazione visto anche che il cantiere sta viaggiando, proprio a causa del problemi legati al fondale, con circa due mesi di ritardo rispetto al programma previsto. È molto probabile che verranno chiesti chiarimenti al Pirellone sullo stato dell’arte tenendo anche conto che sarà il Comune a dover prevedere l’arredo urbano della passeggiata. L’obiettivo resta quello di riaprire il primo lotto al pubblico la prossima primavera in modo definitivo.

Bisognerà capire nei prossimi giorni cosa decideranno a Milano poiché il cantiere a rallentatore e, soprattutto, con i problemi dei pali, non è un dettaglio. Sembra essere stata definitivamente accantonata l’ipotesi di utilizzare un macchinario più grosso in grado di spostare le rocce poiché, visto quello che già sta succedendo sul marciapiede, non vogliono rischiare danni maggiori, estesi magari alla strada se non addirittura ai palazzi (che sono costantemente monitorati).

Ipotesi di modifiche

L’unica cosa trapelata ufficiosamente dalla Regione è che si stanno vagliando alcune modifiche in corsa in modo da poter completare i lavori evitando di accumulare altri ritardi.

Nel frattempo a Sant’Agostino sono già state completate le operazioni per la creazione dei vani che dovranno ospitare le barriere a pacchetto e sono in corso i lavori, che arrivano fino al piazzale della stazione Nord Lago, che riguardano il collettamento fognario.

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