Paratie, l’ira di Maroni
«Do i soldi altrove»
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Il presidente della Regione dopo l’intervento dell’Anticorruzione: «Il Comune di Como ora si muova»

Ci mancava anche la grana politica al sindaco Mario Lucini, alle prese da sabato scorso con la richiesta di integrazione dell’Anticorruzione che ha sollevato il sospetto di un conflitto di interessi del direttore dei lavori del cantiere per le paratie.

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che si trova a Como per il tavolo della competitività, ha affrontato lo spinosa tema del cantiere del lungolago e non ha nascosto il proprio disappunto per come Palazzo Cernezzi sta trattando la partita.

«O il Comune si muove - ha detto - oppure do i soldi altrove». Una minaccia che, qualora fosse messa in atto, segnerebbe la fine delle speranze di poter vedere ultimato il cantiere che, da anni, tiene in scacco la parte più affascinante e turistica della città.

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