Petizione contro il degrado
La rivolta di Como Borghi

Raccolta firme I residenti chiedono attenzione e controllo del territorio

«Ai giardinetti di via Anzani si spaccia dove giocano i nostri bambini»

L’esposto, firmato da 1. 342 persone, è stato protocollato in Comune. A mobilitarsi sono i residenti di Como Borghi, con l’obiettivo di rendere partecipi le autorità di un disagio diffuso e una situazione problematica in un quartiere storico e popoloso di Como.

Nello specifico, si chiedono interventi nella zona dell’ippocastano e dei parchi di via Anziani e via Leoni. Tre luoghi simbolo della zona e spazi che i cittadini vorrebbero vedere restituiti alla loro originale funzione: socializzazione, svago e divertimento.

«Intervenga il Comune»

«Abbiamo presentato ora il documento – dice una delle promotrici – perché, con i mesi autunnali e invernali, dovrebbero ridursi le “cattive frequentazioni” e, quindi, l’amministrazione ha il tempo di prendere provvedimenti in previsione della stagione primaverile. Qui hanno preso casa tantissime coppie giovani perché è una zona centrale, ben servita e con un polmone verde. Purtroppo, la situazione è quella che abbiamo denunciato. Ringrazio le forze dell’ordine per gli interventi e i volontari di Arca, che curano con regolarità lo spazio».

I problemi segnalati sono diversi. Quello principale, secondo i firmatari, riguarda lo spaccio, un traffico snodato fra il parcheggio e lungo i binari della ferrovia ma presente pure all’interno dei due giardini pubblici, in capo a giovani spesso provenienti dall’Africa. Altre questioni riguardano la carenza igienica, con rifiuti sparsi, cestini stracolmi, la poca illuminazione e la mancanza di bagni pubblici (e l’utilizzo quindi di piante e muri come latrine). Per non dire dei vetri rotti e dell’occupazione da parte dei migranti del campo di calcio di via Leoni dal quale i più piccoli restano così esclusi.

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