Piscina di Muggiò, la gara slitta ancora
Due anni di attesa non sono bastati

Ancora il Comune non riesce a far partire il bando per rifare la vasca olimpionica - Ennesimo ostacolo per la mancata approvazione del bilancio da parte della maggioranza di Palazzo Cernezzi

La piscina di Muggiò aspetta ancora l’assegnazione dei lavori, il nuovo impianto è ostaggio del bilancio che la maggioranza, in scadenza di mandato, non ha ancora approvato. Senza i soldi del leasing nero su bianco Palazzo Cernezzi non può aprire la gara e la partenza dei cantieri slitta di un’altra stagione.

La proposta per il rifacimento della piscina attraverso un progetto pubblico privato è stata protocollata dalla Nessi & Majocchi (insieme a Icccrea leasing e Myrtha pools) a Palazzo Cernezzi nel febbraio di due anni fa. Ci sono voluti più di dodici mesi per ricevere una risposta. Il via libera della giunta è arrivato nell’aprile del 2021. All’epoca l’amministrazione sperava di chiudere l’iter burocratico entro un anno così da poter nuotare in vasca entro 24 mesi. La scorsa primavera durante la presentazione del progetto l’avvio dei lavori era stato immaginato entro febbraio di quest’anno. Oggi, siamo ad aprile, non è ancora stata aperta la gara.

All’inizio di quest’anno gli uffici contavano di pubblicare il bando per l’assegnazione dei lavori a febbraio, massimo marzo. L’assessore ai lavori pubblici Pierangelo Gervasoni garantiva che non c’erano intoppi o ostacoli, al limite - crono programma alla mano - era una questione di giorni. E invece continuano a passare le settimane e la gara ancora non si vede. Il motivo è che a bilancio devono figurare i soldi delle rate del leasing, circa 380mila euro l’anno. Senza soldi niente gara. Il progetto, con rate ventennali, costa circa 7,8 milioni di euro. Il bilancio però non è ancora stato approvato, l’amministrazione deve discutere i conti in consiglio comunale prima della scadenza del mandato, dunque tra aprile e maggio.

La gara che Palazzo Cernezzi si appresta ad aprire per rifare la piscina di Muggiò non è di poco conto, è internazionale, è d’ambito europeo. I proponenti, la Nessi & Majocchi, hanno una sorta di diritto di prelazione. Ma la procedura è comunque complicata, una volta espletata ci sono due mesi di tempo per le osservazioni, quindi gli uffici dovranno valutare le eventuali offerte, se ne arrivassero diverse l’iter sarà per forza di cose più lungo.

A questo punto è improbabile che si riesca, come ipotizzato, a posare la prima simbolica pietra quest’estate. La partenza si sposta verso l’autunno. E comunque per rimettere completamente a nuovo la struttura servono non meno di dodici mesi di lavori. Quindi la nuova piscina se tutto va bene verrà pronta per la fine del 2023. E più la gara si fa attendere più l’orizzonte temporale credibile diventa il 2024.

Occorre ricordare che la piscina di Muggiò è chiusa dall’estate del 2019. Scaduto il contratto di gestione con la Federazione italiana nuoto era sorta una lunga discussione per fare dei lavori di ristrutturazione all’impianto che poi sono definitivamente stati archiviati. La città è dunque orfana da quasi tre anni della sua unica vasca olimpionica.

Il progetto proposto da Nessi & Majocchi, ditta che già aveva costruito l’attuale piscina, prevede tre vasche. Una da 50 metri olimpionica, divisibile in due da 25, un’altra da 25 e una più piccola da dieci metri. Nuovi spogliatoi, docce, locali per il pronto soccorso, con spazi per segreteria, direzione e un’area commerciale da 70 metri con bar annesso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA