Sabbia del Sahara e smog

In città tira una brutta aria

Dal deserto pulviscolo che resta sospeso nell’atmosfera

Sabbia sahariana nell’aria e livelli di Pm10 ben oltre il valore limite dei 50 milligrammi per metro cubo. Como ieri ha registrato quota 81, un dato che non può che preoccupare.

Sembra foschia quella che riempie i nostri cieli in questi giorni, di quella che al tramonto fa apparire il sole come sfuocato e che durante la giornata vela lo sguardo che dalle sponde del lago si allunga verso le montagne.

Ma foschia non è. Si tratta di sabbia fine trasportata dal deserto del Sahara che, a causa di una profonda rimonta anticiclonica scaturita la scorsa settimana nell’Africa Nord Occidentale, rimane sospesa in atmosfera, facendo perdere limpidezza al nostro orizzonte. E il fenomeno perdura da giorni, proprio perché non sono attese precipitazioni che potrebbero contribuire in maniera importante a trasportare le sabbie verso il suolo, ripulendo così l’aria.

Già da stasera arriveranno nella nostra zona correnti provenienti dai Balcani che porteranno a un calo delle temperature, sempre miti, ma che si attesteranno su massime tra i 13 e i 15 gradi nel Comasco.

Sul fronte dell’inquinamento le centraline di Arpa continuano invece a segnalare concentrazioni di Pm10 molto superiori ai limiti in tutte le stazioni lombarde.

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