San Francesco, volantini anti Rapinese.
«Ora pulisci». E pubblicano il suo numero

Il caso Rimossi ieri dai vigili i disegni sotto al portico, restano i segni tracciati usando spray nero. Trovati fogli con messaggi per il sindaco. Al vaglio le immagini delle telecamere, avvisata la Digos

Non solo i “finti” quadri affissi all’interno di cornici disegnate con lo spray nero su una parete del portico della ex chiesa di San Francesco, ma anche volantini contro il sindaco Alessandro Rapinese e l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Ciabattoni. I fogli sono stati trovati ieri mattina dalla Polizia locale quando ha rimosso i “poster” coperti con carta di giornale comparsi nella giornata di giovedì. Da quanto trapela le tipologie di volantini erano tre: uno con la caricatura del primo cittadino, il secondo con quella di Ciabattoni e il terzo con il disegno di uno skate. In tutte e le tre le versioni la scritta “Ora puoi pulire un po’ anche per noi”.

Una sfida, quindi, facendo espressamente riferimento a quell’”ora puoi” che è stato il principale slogan della campagna elettorale di Rapinese.

Risvolti penali

Sui volantini è stato anche stampato il numero del cellulare del sindaco che, seppur molto noto in città (lui stesso lo aveva scandito ad alta voce durante un comizio in via Anzani) non può essere certamente diffuso pubblicamente da terzi. Il «giallo» quindi dei disegni polemici si è arricchito ieri di un nuovo capitolo e il Comune è deciso ad andare a fondo della questione. La Polizia locale sta visionando le immagini delle telecamere installate a poca distanza per capire se ci possano essere degli elementi utili ad individuare l’autore (o gli autori) innanzitutto dell’imbrattamento del muro. L’edificio è infatti vincolato e, come aveva già chiarito l’assessore alla Cultura Enrico Colombo «il danneggiamento costituisce un reato penale». Non solo. La Polizia locale ha anche provveduto ad avvertire la Questura.

Le reazioni

Ci vorrà probabilmente qualche giorno per visionare tutti i fotogrammi e capire quindi se sarà possibile arrivare ai responsabili.

Di certo c’è che molti skater che si ritrovano a San Francesco si sono dissociati da quanto accaduto. Lo spiega l’assessore al Decoro urbano Michele Cappelletti, che sta seguendo in prima persona con il collega Ciabattoni la creazione di uno spazio all’Ippocastano in attesa dello skate park già programmato ad Albate in via Belvedere, ma che sarà pronto il prossimo anno. «Sono stato sorpreso dell’accaduto - dice Cappelletti - ed ho sentito subito i referenti degli skater che si sono dissociati da questa cosa. Il nostro rapporto di collaborazione va avanti e stiamo aspettando l’ultimo preventivo per la pista all’Ippocastano. È chiaro che ci sono dei tempi tecnici da seguire, ma stiamo lavorando anche con i ragazzi e, quindi, non ha senso un comportamento simile».

Ciabattoni, suo malgrado protagonista di uno dei volantini, ieri ha commentato dicendo: «Non ho visto la mia raffigurazione e sinceramente non mi interessa. Mi dispiace invece, e molto, che sia stata imbrattata la parete. Si può protestare, se lo si ritiene, ma senza danneggiare le cose di tutti. Noi stiamo lavorando da mesi sulla questione pista da skate, ma ci sono dei tempi tecnici e mi spiace che questo non venga capito». Su uno dei “finti” quadri si leggeva proprio la parola “Ippocastano”: nei mesi scorsi sono stati fatti diversi sopralluoghi e il Comune era pronto a trasferire le vecchie rampe dei giardini a lago e di Sagnino, ma non sono risultate a norma rispetto alle normative attuali e non è stato possibile trovare aziende che le certificassero in qualche modo. Da lì la decisione di acquistarne una nuova.

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