Sant’Anna, parcheggi disabili scomodi
E Villa Olmo risulta quasi inaccessibile

Nel piazzale davanti all’ingresso dell’ospedale mancano gli spazi riservati - Si può lasciare l’auto nel silos, ma per chi fatica a camminare arrivare all’ingresso è un problema

Como

Mancano i parcheggi dedicati ai disabili davanti al Sant’Anna, e i percorsi ad hoc a villa Olmo.

Alcuni lettori hanno segnalato al giornale gli ostacoli che, da molto tempo, i cittadini con disabilità sono costretti ad affrontare sia all’ospedale che nel parco della villa affacciata sul lago.

«Al nuovo Sant’Anna di San Fermo non c’è un parcheggio per disabili nel piazzale davanti all’entrata – scrive Alberto Agnisetta, cittadino comasco – nonostante l’ospedale sia di recente costruzione». Inoltre, «gli stalli per disabili» sono «da garantire per legge». I posti riservati, prosegue la segnalazione, sono presenti nell’autosilo. E questo può essere positivo «per chi cammina bene, ma per la gente che come me che fa parecchia fatica, anche solo con le stampelle arrivare fino all’ingresso è un bel problema. E io purtroppo in ospedale devo andarci spesso, tra esami e visite. Il posto per fare i parcheggi c’è, basterebbe volerlo».

La questione negli scorsi anni è stata ripresa più volte, senza esito. Gli stalli per disabile nell’autosilo ci sono, ma sono distanti. «Ci tengo comunque a segnalare anche il rispetto e l’educazione del personale dell’Asst Lariana – scrive ancora il cittadino comasco che allega alla lettera il suo permesso per il parcheggio riservato ai disabili – che nei confronti delle persone nelle mie condizioni non ha mai negato un aiuto».

Sempre in tema disabilità, altri lettori lamentano la difficoltà nell’accesso al parco di Villa Olmo. Carrozzine e deambulatori non hanno gioco facile. «Ma anche le mamme con i passeggini e gli anziani con le stampelle – scrive un lettore – l’intervento è semplice, si tratta di disegnare un percorso nella ghiaia».

«I disabili comaschi stanno ancora spettando che gli assessorati rendano accessibile l’ingresso davanti al giardino di Villa Olmo – scrive Massimo Pozzetti – Tuttora, con la ghiaia, le sedie a rotelle non riescono a procedere. Sono promesse datate, le ascoltiamo almeno dal 2018».

Questa proposta negli scorsi anni è in effetti rimbalzata molte volte nelle aule di Palazzo Cernezzi. In passato si sono perfino auto-candidate a fare i lavori delle associazioni che operano nel terzo settore. Sul tema hanno fatto battaglia politica minoranze e partiti diversi, dalla lista Rapinese sindaco alla consigliera del Pd Patrizia Lissi. È un argomento da campagna elettorale.

Tolta la ghiaia, l’arrivo di alcune passerelle rigide erano state anche annunciate dal precedente assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella. Tre anni fa l’assessore al Verde Marco Galli aveva anche effettuato con i tecnici dei sopralluoghi per arrivare a una soluzione il prima possibile. Queste passerelle dovevano collegare i cancelli d’entrata e d’uscita all’imbarcadero e al lido, con una mobilità destinata a passeggini e carrozzine anche fronte lago per godere del panorama.

A distanza di anni però i percorsi per disabili nel parco sono finiti all’interno del lungo elenco delle promesse non mantenute.

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