Scritte anarchiche sui manifesti del raduno della Lega a Pontida: evento oscurato e insulti a Salvini

Como Nella zona di Lora questa mattina sono comparse sui manifesti affissi per la pubblicizzazione del raduno della Lega a Pontida una serie di scritte e insulti. La segreteria cittadina della Lega di Como: «Non cediamo alle provocazioni»

Dopo Erba e Longone al Segrino, ora il raid anarchico tocca anche Como: le scritte sono comparse nella zona di Lora, su alcuni manifesti affissi che annunciano il raduno della Lega a Pontida, programmato per il 17 settembre. Simboli e scritte - che in un caso citano e insultano esplicitamente il segretario del partito, Matteo Salvini - sono state notate anche dalla segreteria cittadina della Lega di Como, che ha espresso sconcerto e indignazione per quelli che ha definito «atti vandalici».

«Condanniamo senza riserve i gesti ignobili e, questa mattina, abbiamo proceduto a presentare formale denuncia alle autorità competenti. La libertà di espressione è un valore fondamentale della democrazia che attraversa anche il dibattito politico e richiede rispetto reciproco, noi non cediamo alle provocazioni di chi agisce nel buio dell’anonimato».

«Continueremo a promuovere le nostre idee - si legge nel comunicato - e un confronto politico sano e rispettoso, lavorando per il bene della nostra comunità e condannando con forza questi atti vili e incresciosi».

I due precedenti di Erba e di Longone sono avvenuti proprio nelle ultime settimane, quello di Longone risale addirittura a meno di dieci giorni fa. Per quanto riguarda Erba, le scritte anarchiche sono comparse in tre differenti luoghi e occasioni: prima in via Turati e via Diaz, poi al parco Majnoni.

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Ma sono state proprio quelle comparse a Longone (le ultime di una sequela di episodi verificatisi quest’anno) a far sospettare i carabinieri, impegnati nelle indagini, che i raid vandalici facessero parte di un disegno più ampio: le scritte infatti sono comparse in paese in contemporanea con l’operazione della polizia di stato di Genova, La Spezia e Massa Carrara che aveva eseguito il martedì precedente (l’8 agosto) nove ordinanze cautelari e su mandato della procura di Genova con le ipotesi di reato di associazione per delinquere con finalità di terrorismo.

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