Sette giorni di fuoco, arriva l’ondata di caldo e il Cosia “sparisce”

L’allarme Entriamo nei giorni con le temperature più elevate: fino a 38 gradi. Non sono previste piogge, il torrente è quasi in secca: una tregua (forse) da metà della prossima settimana

A chi non volesse farsi prendere da crisi di ansia, consigliamo vivamente di non consultare il meteo nelle prossime ore.

Già, perché per chi ha detto – riferendosi ai giorni scorsi – che il caldo era insopportabile, deve sapere che tra oggi e domani inizierà una ulteriore impennata che porterà, se meteo e previsioni dovessero essere confermate, ad un innalzamento compreso tra i due e i tre gradi rispetto ai 34 percepiti mediamente nella giornata di ieri nel Comasco, con punte che potrebbero arrivare anche ai 37-38 gradi.

Ieri, come detto, s’è vissuta una piccola (relativa) “tregua”. Sempre caldo, per carità. Tantissimo caldo, ma mediamente un po’ meno del giorno precedente, lunedì. In tutta la città (ma anche in provincia, con la sola eccezione delle centraline di Arosio ed Erba che hanno superato i 35 gradi) le temperature sono state comprese tra i 33 gradi e i 34. Parlando di temperature massime, la centralina di Como nella zona del depuratore ha fatto registrate 34.3, quella dell’Aero Club 34.9, quella di Breccia 33, quella di Camerlata 34.5, a Trecallo 33.9, a Monte Olimpino 33.8 e a Sagnino, la più “bassa”, 32.8.

Ma tra oggi e domani si cambierà di nuovo con una poco gradita e nuova scalata del termometro da parte delle massime ma anche delle minime che si aggireranno tra i 26 e i 27 gradi. Una “Apocalisse”, per usare il nome assolutamente tranquillizzante che è stato dato a questa nuova ennesima ondata di caldo portata dall’anticiclone africano, che dovrebbe rimanere tale almeno fino alla metà della prossima settimana.

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L’acqua scarseggia

Il risultato di questa situazione, che non è certo iniziata ieri, è già ben visibile ovunque si posi lo sguardo. Dai prati gialli alle spiagge sempre più ampie che contornano tutte le sponde del lago soprattutto nella zona del Tempio Voltiano. Del resto, come documentano le immagini, il Cosia scorre ancora, ma di lui è rimasto appena un rigagnolo. Una striscia di acqua poco profonda che attraversa l’immancabile vegetazione spontanea che colora di verde le rive. Scene note, del resto, queste ultime, seppur con un clima che non aiuta nemmeno la crescita rigogliosa della vegetazione.

Rischio malori

Massima allerta anche al pronto soccorso del Sant’Anna e del Valduce, perché inevitabilmente il grande caldo potrebbe tenere in allerta costante anche le sale d’attesa dei reparti di emergenza cittadini. Insomma, “Apocalisse” non accenna a calmare la propria soffocante spinta e i consigli sono sempre gli stessi: bere tanto, idratarsi, rinfrescarsi con delle docce e, se possibile, non uscire dalle case nelle ore calde della giornata. Quelle, per intendersi, del primo pomeriggio fino alle 17.

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