Sopralluogo nella scuola di via Brambilla: un edificio di 107 anni con serramenti completamente da rifare

Gli edifici pubblici Il sopralluogo dell’assessore Ciabattoni: gli infissi cadono letteralmente a pezzi. E alla vicina materna, dopo anni di attesa, i nuovi serramenti sono arrivati ma la misura è sbagliata

Scuole, finestre marce e quelle nuove sono della misura sbagliata. Questa settimana l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Ciabattoni ha iniziato a fare il giro sistematico delle scuole della città per toccare con mano i tanti problemi relativi all’edilizia scolastica.

La prima tappa è stata alla scuola di via Brambilla, sede dell’istituto comprensivo Como Lago. Un edificio antico, ha 107 anni, con i serramenti completamente da rifare. Da quest’estate l’edificio ha il perimetro interno del cortile transennato. A luglio infatti un vetro era crollato sopra all’auto di una docente, per fortuna l’insegnante era in classe. Ci sono però tre piani di finestre a rischio, che da anni aspettano di essere sistemate. Sono d’interesse storico, ma è complicato restaurarle perché ormai sono in condizioni davvero pietose. In occasione del centesimo anniversario della scuola erano stati promessi interventi strutturali, che però hanno riguardato solo la facciata. Ciabattoni ha spiegato che l’intervento dovrebbe partire l’anno prossimo, a febbraio.

Anche le vicine scuole dell’infanzia, sempre in via Brambilla, avevano le finestre da rifare. Dopo lunghe attese a giugno la ditta incaricata dal Comune ha effettuato dei rilievi, la consegna dei nuovi infissi era programmata per l’inizio di settembre, ma il termine è stato procrastinato. L’azienda è di Teramo, ma ha subappaltato il lavoro a una ditta di Lecce. Una volta arrivate le finestre, operai e tecnici si sono accorti che erano delle dimensioni sbagliate. Hanno quindi tentato di allargare un po’ gli stipiti, ma c’è poco da fare, non si incastrano. «Le finestre delle primarie e dell’infanzia sono i due nostri più grandi problemi – spiega la dirigente scolastica Giuseppina Porro – ma abbiamo esposto all’assessore molti altri piccoli interventi che per noi sono più che necessari».

Ciabattoni ieri invece ha visitato le scuole dell’istituto comprensivo di Prestino Breccia. A cominciare dalla sede di via Picchi per poi controllare anche gli altri plessi. Una richiesta è partita in realtà non dagli insegnanti, ma dai genitori della scuola di via Nicolodi. Un gruppo di mamme e papà infatti hanno scritto direttamente al sindaco Alessandro Rapinese chiedendo di mettere mano all’ingresso, visti i tanti ingorghi all’entrata e all’uscita dei piccoli tra asfalto, carenza di parcheggi e il bisogno di un semaforo intelligente per l’attraversamento. «Stiamo anche cercando di riattivare il pedibus – dice la dirigente scolastica Simona Convenga – per gestire meglio l’accesso alla scuola. Sul capitolo mobilità ho chiesto un incontro con l’assessore Enrico Colombo».

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