Stadio, Butti contro il sindaco Gori
«Progetti, non chiacchiere»

Il parlamentare comasco replica al primo cittadino di Bergamo - «Ci sono gli strumenti per consentire ai proprietari del Como di investire»

Como

La verità, secondo il parlamentare Alessio Butti, è che per riqualificare, o costruire un nuovo stadio, servono delle proposte e dei progetti concreti. Senza, si fanno solo chiacchiere.

Il deputato di Fratelli d’Italia interviene sul Giuseppe Sinigaglia, più volte finito al centro della campagna elettorale in corso. Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori , in un incontro a sostegno della candidata del centrosinistra Barbara Minghetti , ha per esempio suggerito alla nostra città di affidare ai privati il futuro dello stadio.

«Intanto occorre sottolineare che la volontà dei comaschi è netta verso il mantenimento dell’attuale storico stadio – dice Butti – almeno stando agli ultimi nostri sondaggi effettuati tra i residenti. È un bene vincolato, dal grande valore architettonico. Inoltre il quartiere che accoglie lo stadio di Como non è una periferia, come invece con tutto il rispetto succede allo stadio che ospita l’Atalanta. Il Sinigaglia si affaccia sul lago più bello del mondo, è a due passi dai giardini, dal monumento dei caduti, da altri importanti edifici razionalisti. Sono tutti calcoli da tenere ben presenti». Questa è la premessa, ma per fare passi avanti secondo Butti occorre che qualcuno alzi la mano.

«In passato si erano presentati a Como degli investitori interessati – spiega il parlamentare – ma di recente nessuno ha bussato alla porta e spesso la serietà degli interlocutori ha lasciato a desiderare. Le normative statali di cui mi sono occupato permettono operazioni importanti sulla costruzione e la riqualificazione degli stadi. C’è grande libertà d’intervento per i privati e le società di calcio, anche per dare spazio a proposte commerciali, a servizi. Il Comune, indipendentemente dal colore politico, è chiaro che valuta e sostiene eventuali progetti e proposte. Ma devono esserci dei progetti e delle proposte su cui ragionare, altrimenti chiacchieriamo e basta».

Butti sottolinea che l’attuale amministrazione comunale ha allungato la concessione per il Calcio Como a dodici anni programmando un’ulteriore prolungamento dei termini. Si guarda proprio ad un progetto per rimettere a nuovo il Sinigaglia. «La proprietà del calcio Como sono sicuro che sia interessata – dice ancora Butti – ci sono gli strumenti normativi, c’è l’interesse del Comune a valutare e mi permetto di dire che volendo la società ha le disponibilità finanziarie».

In un lungo post su Facebook Butti rimarca soprattutto quest’ultimo punto. «Allego documentazione patrimoniale dei proprietari del Como, 45,5 miliardi di dollari – scrive Butti - per far capire a tutti che se solo avessero voglia potrebbero redigere un progetto intelligente e utile sia alla città che al Calcio Como. Non solo, potrebbero remunerare rapidamente l’investimento coniugando le giuste ambizioni della squadra con quelle della città e dei residenti. Questa amministrazione, ripeto questa amministrazione, ha allungato la concessione a dodici anni che potrebbe essere ulteriormente allungata, come tutti sanno, in presenza di un progetto reale è fattibile. Il resto delle polemiche conta meno di zero».

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