«Sulle paratie adesso decido io»
Ma il governo smentisce Maroni

Il presidente: «Mai convocato, Roma non c’entra». De Vincenti lo gela: «L’ho chiamato io forse non sentiva»

Il presidente della Regione, Roberto Maroni, sceglie le telecamere di Espansione Tv per promettere, assicurare, scaricare e risolvere. Un’intervista per raccontare la sua verità sul cantiere paratie. Ma è una verità che dura pochi minuti, il tempo di una smentita ufficiale da parte del governo. L’esordio è chiaro: io convocato a Roma? Quando mai. «Ho parlato con il sottosegretario De Vincenti. E lui è caduto dalle nuvole sulla presunta convocazione, non c’è nessun incontro. L’incontro lo farò io quando sarà il momento».

La replica del sottosegretario Claudio De Vincenti l’esponente del governo che ha preso l’impegno di intervenire sul caso paratie, arriva subito dopo. «Col presidente Maroni ci siamo sentiti questa mattina. Evidentemente la linea telefonica era disturbata. Gli ho detto che è urgente risolvere la questione e che mi ripromettevo di convocare lui e il sindaco di Como per la prossima settimana».

Maroni ha anche lanciato un ultimatum al Comune. La Regione dà tempo 10 giorni al Comune: «Se non darà seguito alle nostre richieste noi ci riprendiamo il cantiere e facciamo noi il Rup (responsabile unico del cantiere) e direzione lavori».

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