Como, super premi ai dirigenti arrestati
Giunta in imbarazzo, tutto fermo

Nelle pagelline che determinano corresponsioni in denaro valutazioni alte a Ferro e Gilardoni. La segreteria generale ha congelato la delibera

Giugno è uno dei mesi più attesi dai dirigenti comunali. Perché è a giugno che le pagelline sull’operato dei funzionari al vertice di Palazzo Cernezzi si traducono in premi in denaro, destinati spesso a incrementare sensibilmente lo stipendio annuo dei dipendenti dell’amministrazione. E anche quest’anno tutto era pronto o quasi, non fosse che la delibera è stata fermata poco prima di entrare in giunta. Il motivo? L’imbarazzo di dover riconoscere a due dirigenti arrestati un paio di settimane fa dalla Procura non solo il riconoscimento per aver lavorato bene, ma anche un super premio per essere stati considerati tra i cinque migliori dirigenti del 2015 del Comune di Como.

Parliamo, ovviamente, di Antonio Ferro e Pietro Gilardonila cui valutazione - stabilita sulla base degli obiettivi raggiunti - risulterebbe particolarmente elevata e, in ogni caso, nella top five di Palazzo Cernezzi. Regolamento alla mano, questo permetterebbe loro non solo di incassare il premio ma anche di partecipare alla spartizione di un ulteriore bonus, riconosciuto ai migliori dirigenti. Il loro arresto, però, avrebbe spinto il segretario comunale a congelare tutto e a non portare neppure la delibera in giunta.

Lo stesso Stufano, peraltro, ha anche avviato un procedimento disciplinare a carico di Ferro e Gilardoni proprio legato alla vicenda paratie e all’inchiesta che li vede coinvolti. Procedimento, anche in questo caso, congelato in attesa di conoscere l’esito dell’inchiesta penale. Dal giorno del loro arresto, in ogni caso, il Comune ha proceduto alla riduzione del 50% dello stipendio.

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