«Tante auto ribaltate? È perché sono più leggere di un tempo, ma sono anche più sicure»

Sicurezza stradale Capita spesso di vedere veicoli con le ruote all’aria dopo un incidente anche lieve. L’esperto: «Un problema di massa e di baricentro»

Una volta, solo qualche anno fa, vedere un’auto con le ruote all’aria era una rarità, di quelle che incuriosivano. Oggi, lo stesso epilogo è quasi all’ordine del giorno o comunque molto frequente. Inevitabile dunque porsi la domanda: perché le vetture moderne tendono a ribaltarsi più di quelle del passato? Per cercare risposte e conferme a questa dinamica degli incidenti che inevitabilmente desta interrogativi, ci siamo rivolti a chi meglio di tutti conosce quello che avviene in strada, ovvero a Rino Sartorelli, perito che lavora come consulente per i Tribunali con compiti di ricostruzione delle dinamiche dei sinistri, e alla polizia locale di Como che poi quegli stessi incidenti li rileva per segnalarli alla procura.

«È innegabile come ci sia una maggiore frequenza dei ribaltamenti rispetto al passato»

«È innegabile come ci sia una maggiore frequenza dei ribaltamenti rispetto al passato – dice Sartorelli – I motivi sono diversi. Prima di tutto le masse delle auto sono diminuite e questo per cercare di diminuire il peso e i consumi, facendo calare di conseguenza i costi per i cittadini. Accanto a queste vetture più leggere, bisogna poi aggiungere gli abitacoli che sono molto più sicuri rispetto al passato, ma che hanno ricercato spazi, capienze e comodità maggiori alzando i baricentri delle auto». Due tasselli, quelli appena citati, che in caso di determinate dinamiche e angolazioni di impatto possono agevolare un sollevamento da terra e un possibile ribaltamento. Va inoltre inserito un altro importante elemento, legato sempre alla maggiore sicurezza degli abitacoli rispetto al passato: «In caso di incidente – prosegue il perito – le vetture si deformano maggiormente, sempre per motivi di sicurezza di chi è a bordo, e questo può portare ad esempio ad un contatto ruota su ruota che di conseguenza solleva le auto verso l’alto».

«Non so quanto i cellulari possano incidere sui ribaltamenti di certo aumentano la distrazione e i tempi di reazione»

C’è poi un ultimo aspetto, non legato a come sono costruite le vetture di oggi ma, al contrario, alle abitudini di guida degli automobilisti. Stiamo parlando dei cellulari e della distrazione ormai cronica di chi è al volante, intento spesso a parlare al telefono oppure a mandare messaggi. «Non so quanto questo possa incidere sui ribaltamenti – dice il perito – di certo aumenta la distrazione e i tempi di reazione in caso di un ostacolo che si frappone lungo la via. Un secondo in più o in meno spesso vuol dire la salvezza per un eventuale pedone». Questa è la situazione oggi, conclude Sartorelli, «ma il mondo delle auto è in continua evoluzione ed in tempi molto ristretti, quindi tra poco potrebbe essere tutto diverso».

Un contributo importante arriva anche dalla polizia locale di Como che parte subito dal confermare l’aumento degli incidenti con ribaltamento delle vetture: «Negli ultimi anni la dinamica degli indicenti è cambiata – dicono dal corpo di viale Innocenzo – Una volta le cause dei sinistri erano soprattutto la velocità e il mancato di rispetto delle precedenze, oggi spesso ci troviamo di fronte ad incidenti dettati soprattutto dalla distrazione. E in questa distrazione, anche se non è determinabile con precisione, l’utilizzo dei cellulari e di apparecchi elettronici gioca un ruolo fondamentale. Non parliamo solo di telefonate, ma anche di messaggi e chat che distolgono l’attenzione dalla guida portando spesso, una volta visto in ritardo il pericolo, a sterzate o frenate improvvise».

© RIPRODUZIONE RISERVATA