Terrorismo, l’imam di Como
«Pronto a denunciarli»

Dursun Ozer a capo delle 200 famiglie che si ritrovano in via Repubblica Romana. «Non ci può essere relazione tra il messaggio dell’Islam e la violenza. Sarei il primo a denunciare persone violente»

Ferma condanna agli atti terroristici di Parigi e vicinanza alle famiglie delle vittime. Sono due concetti ribaditi con convinzione anche ieri nel corso nel sermone della preghiera del venerdì al centro culturale turco di via Repubblica Romana frequentato da ben 200 famiglie, uno dei punti di riferimento per i musulmani di origine turca in città.

Il sermone della giornata

Il presidente ha tradotto per noi il sermone dell’imam. «La nostra associazione culturale esprime ferma condanna e sentita vicinanza alle famiglie delle vittime e allo Stato democratico francese - afferma Dursun Ozer, presidente dell’associazione Ditib Como - noi siamo cittadini turchi di fede musulmana, siamo cittadini di un paese democratico e credenti nell’Islam portatore di pace e fratellanza». «Grazie alle nostre associazioni operiamo da sempre con la non-violenza e nella legalità nel pieno rispetto dei principi della democrazia - aggiunge - La maggior parte delle persone che frequentano il nostro centro culturale sono persone turche, che noi conosciamo già da 10 o 20 anni - prosegue - Se dovessimo mai avere qualche sospetto, di qualsiasi tipo, legato ad atteggiamenti strani di qualche persona, con riferimento al terrorismo o altro genere di comportamenti non corretti di qualsiasi tipo, noi saremmo i primi a denunciare alle autorità. A Como nel nostro caso non è mai successo niente di simile».

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