Ottobre caldissimo: mai così alte le temperature dal 1864 (assicurano gli svizzeri). Ennesimo record di un anno anomalo

I dati In provincia i gradi al di sopra della media sono stati 3, nella vicina Svizzera 3,7, ma il fenomeno si è presentato con simili parametri in diverse parti d’Europa

Non è la prima volta che si accostano le parole “record” e “temperature” quest’anno: il rischio è quello di diventare ripetitivi, ma anche a costo di correre questo pericolo vale la pena sottolineare i dati che emergono dalle prime analisi del mese appena conclusosi perché ottobre è stato, dal punto di vista meteorologico, un mese fuori dal comune rispetto al passato.

Le temperature in provincia di Como

Partiamo dal locale. Secondo le rilevazioni condotte da MeteoComo il mese di ottobre ha registrato temperature di quasi tre gradi sopra la media. Una media che è stata calcolata a partire dal 1989 (data di inizio delle rilevazioni meteorologiche di MeteoComo) con un particolare picco nella terza decade del mese che ha registrato la minima più alta (15,6°C).

Ottobre si inserisce così in un anno particolarmente anomalo dal punto di vista delle temperature, come era stato confermato anche dal mese di agosto che si è chiuso con temperature di un grado e mezzo al di sopra della norma (media massima di 31,2° C rispetto ai 28,7°C dei trent’anni e più precedenti), mentre il mese di settembre ha registrato numeri meno sorprendenti ma comunque leggermente superiori alla media calcolata tra il 1989 e il 2021. Qui il riepilogo delle temperature del mese di settembre e di quello di agosto.

L’altro record di meteorologia locale invece è stato rilevato nel corso del mese di luglio che è stato il più secco dal 1989, con temperature medie di quasi tre gradi al di sopra della norma e, per quanto riguarda le temperature massime, con valori di oltre quattro gradi sopra la media (il record di massima più alta di tutti gli anni precedenti è stato infatti battuto il 15 luglio con una temperatura di 37,2°C). Non solo: pochissime anche le piogge, con il 15% in meno delle precipitazioni attese, un dato tale da rendere, per l’appunto, il mese di luglio il più secco degli ultimi 34 anni.

Un record anche in Svizzera

Ma ottobre non è stato un mese anomalo solo sul territorio comasco: anche la vicina Svizzera ha registrato in svariate località delle medie mensili che hanno superato di 3 o addirittura di 4,5°C la norma delle rilevazioni compiute in un periodo compreso tra il 1991 e il 2020. Ma soprattutto il mese di ottobre in Svizzera è stato il più caldo dall’inizio delle misurazioni, nel lontano 1864. A segnalarlo è MeteoSvizzera secondo cui: «Mediata sul territorio svizzero, la temperatura del mese di ottobre si attesta ben 3,7 °C oltre la norma del periodo 1991–2020. Il secondo mese di ottobre più caldo fu quello del 2011, con uno scarto di 3 °C rispetto alla norma, quindi sensibilmente inferiore a quello del 2022. Questa differenza di 0.7 °C mette bene in risalto l’eccezionalità delle temperature di questo mese di ottobre».

L’Italia e l’Europa: i segni del cambiamento climatico

Il 2022 insomma, tanto per l’Italia quando per diversi paesi europei, si conferma essere un anno caratterizzato da condizioni meteorologiche eccezionali: dalla siccità dei primi mesi alla forte ondata di calore dell’estate. Le conseguenze, tra incendi e alluvioni, sono tristemente note ai più. Sono in sostanza gli effetti del cambiamento climatico, come hanno ribadito diversi esperti tra cui Luca Mercalli che ha confermato questo ottobre come il più caldo di sempre (ovvero da 250 anni a questa parte, data in cui sono state fatte le prime rilevazioni meteorologiche) e che il fenomeno è senza ombra di dubbio da legare al riscaldamento globale generato dai gas serra.

Per concludere, citiamo un ultimo studio, realizzato in questo caso da Irpi-CNR (Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica - Consiglio nazionale delle ricerche): secondo le ultime analisi realizzate, l’assenza di piogge nel corso del mese di ottobre unitamente alle sue alte temperature hanno fatto nuovamente ripiombare l’Italia in un periodo di siccità.

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