«Un viaggio di 19.000 km per dire anche a Como che Julian deve essere liberato». Dalla Nuova Zelanda a piazza Verdi: il sostenitore di Assange con un’attivista comasca

Domani In occasione della giornata mondiale dei diritti umani, domani 10 dicembre dalle 14.30 alle 16.30 davanti al Teatro Sociale si terrà un’azione dimostrativa per il giornalista australiano in carcere, insieme all’attivista Lorena Corrias

Matt Ó Branáin, musicista neozelandese di 42 anni, sostenitore di Julian Assange, sarà domani in piazza Verdi, a Como insieme a Lorena Corrias e altri attivisti comaschi, per replicare dal vivo la statua “Anything to say” di Davide Dormino in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani indetta dall’Onu.

L’opera statuaria vuole essere un tributo al coraggio di chi osa dire la verità in faccia al potere, con un ovvio riferimento al caso di Assange. Ma è anche un cupo ricordo dei pericoli cui incorrono coloro che lo fanno – Assange come Chelsea Manning come Edward Snowden. Le loro vicende, spiegano gli attivisti di “Free Assange Italia”, «illustrano quanto spesso i nostri osannatissimi diritti umani, nella realtà dei fatti, “vengano negati… anche in maniera flagrante”, per dirla con le parole di Volker Türk, il nuovo commissario Onu incaricato di promuovere la giornata commemorativa».

Appuntamento in piazza Verdi domani dalle 14.30 alle 16.30.

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